Informazione online, impatto delle nuove tecnologie sul settore dell'editoria e professionalità dei giornalisti telematici. Questi i temi al centro del convegno
“Il Futuro del Giornalismo†organizzato nella giornata di ieri all'Università Statale di Milano dall'Ordine dei Giornalisti della Lombardia.
Negli ultimi anni i new media hanno cambiato il rapporto tra i cittadini italiani e l'informazione: oggi, secondo un'indagine di
Astra presentata al convegno e svolta su un campione di utenti che accedono regolarmente ad internet, il
web è la
più importante fonte di notizie, prediletta dall'
82% degli intervistati. Nella classifica seguono
televisione (63%),
cellulare (48%),
radio (48%) e
quotidiani tradizionali, che ottengono solo il 36% delle preferenze. Internet è preferito in particolare per la “velocità e facile reperibilità †dei contenuti.
Tuttavia, due italiani su tre (il
63%) considerano ancora le notizie lette in rete come
“inaffidabili†o quanto meno
“dubbieâ€, e richiedono per questo una maggior vigilanza sulla professionalità di chi scrive per le testate telematiche.
Da qui è sorta l'idea di istituire una sorta di marchio di garanzia, un
“bollino blu†che certifichi le competenze di chi fa informazione: primo requisito, essere iscritti all'Ordine nazionale dei giornalisti.
Più in generale, l'editoria si interroga sulle nuove sfide aperte dall'ingresso delle nuove tecnologie nel panorama informativo: se da una parte internet penalizza la carta stampata, in un periodo già di per sè non roseo, esso può anche rappresentare un'utile occasione di ripensare il giornalismo tradizionale.
“L'integrazione tra carta e web è la carta vincente†ha affermato a tal proposito
Mario Calabresi, direttore de La Stampa: “Sarebbe infatti velleitario far concorrenza a internet procrastinando ad esempio l'orario di chiusura dei quotidiani: meglio avere dei giornali più snelli, ma credibili e approfonditiâ€. In un prossimo futuro, i due diversi mezzi potrebbero diventare complementari, con il
web che svolge la funzione di
aggiornamento continuo e in tempo reale, e il
giornalismo a stampa che invece
amplia ed approfondisce i temi di maggior interesse, fornendo ai cittadini un servizio di alta qualità .
In questione anche l'aspetto economico: in un periodo di crisi nera per l'editoria, urge trovare nuovi metodi di guadagno, che secondo alcuni potrebbero passare da
sistemi online a pagamento. Secondo lo studio di Astra, però, solo il
21% degli internauti sarebbe
disposto a pagare per accedere all'informazione sul web.
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