Un altro fatto di cronaca risoltosi davanti ad un
Pc: ancora una volta
Facebook mostra come i dettagli personali inseriti dagli utenti possano trasformarsi in un'arma a doppio taglio.
E' verosimile ipotizzare, leggendo i numerosi episodi che si susseguono, che molti utenti non siano consapevoli di come i
social network trasformino le informazioni pubblicate in un modo da risalire a loro: piccoli dettagli, aneddoti, foto e particolari anche di poco conto, se letti globalmente, permettono di individuare qualsiasi utente.
Questa volta il fatto è avvenuto ad
Ascoli Piceno, dove un
bullo di 19 anni è stato arrestato grazie a Facebook, che ha permesso il suo riconoscimento da parte delle vittime.
Una
coppia di fidanzatini diciottenni, era stata aggredita da un
giovane, il quale li aveva minacciati e derubati di una somma pari a 75 Euro. Dopo essersi collegati a Facebook e aver effettuato alcune
ricerche online, sono riusciti a risalire all'identità dell'aggressore grazie ad una sua fotografia.
I due hanno segnalato la scoperta alle autorità .
Il gip
Carlo Calvaresi ha applicato al giovane delinquente la misura cautelare dell'obbligo di dimora.
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