Dal sito londinese London Evening Standard arrivano delle clamorose indiscrezioni riguardo alle strategie espansionistiche di Apple. La casa di Cupertino, infatti, sarebbe interessata ad acquisire ARM Holdings, società britannica che cura il design di innumerevoli chip presenti in altrettanti dispositivi elettronici.
Se l'operazione dovesse andare in porto, Apple potrebbe portare al suo interno la progettazione dei processori, rivoluzionando parecchio gli equilibri del mercato, soprattutto quello mobile. Le soluzioni ARM sono già ampiamente utilizzate nei prodotti con la mela, per la precisione dal 2001 con i primi iPod: ora tali prodotti si trovano in molti altri device, come iPhone e iPad. Ma già negli anni '90 le relazioni tra le due realtà erano già molto strette: ARM, infatti, era nata proprio grazie ad Apple, che poi si liberò delle azioni in suo possesso. Dopo l'acquisizione di P.A. Semi, la stessa operazione nei confronti di ARM porterebbe notevoli vantaggi ad Apple. In primis perchè portare la progettazione di processori all'interno dell'azienda fornisce prodotti specifici a costi minori. In secondo luogo, l'azienda di Steve Jobs diventerebbe proprietaria di numerose licenze utilizzate proprio dai competitors di Apple. Competitors che potrebbero vedersi vietato l'uso di tecnologie cruciali per i loro prodotti e, conseguentemente, incontrare enormi difficoltà a livello di architettura hardware. Per fare alcuni nomi delle aziende "in pericolo" citiamo Google con il Nexus One, Samsung, Nokia, HTC e Sony. Per acquisire ARM, Apple dovrebbe sborsare circa 8 miliardi di dollari, cifra che la società può tranquillamente permettersi.
Il mondo mobile è pronto a questo scossone?
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