Dal rapporto
"Connected Kingdom", redatto dal
Boston Consulting Group per conto di
Google, emerge un risultato importante per il
Regno Unito e per
internet. Dai dati emersi, infatti, risulta che
il web vale circa il 7,5% del Pil britannico e che ha fortemente contribuito alla creazione di
250mila posti di lavoro.
"Venticinque anni fa fu registato il primo dominio .co.uk. Oggi il Regno Unito è il più grande mercato pro-capite di e-commerce e il secondo mercato mondiale di pubblicità online".
Questo è l'incipit del rapporto, che evidenzia il giro d'affari da
115 miliardi di Euro che internet ha generato in Gran Bretagna. Un giro d'affari
composto per metà dagli acquisti onilne, a cui gli abitanti del Regno Unito ricorrono sempre più spesso.
L'obiettivo del colosso di Mountain View, come si legge sul sito di Connected Kingdom, è quello di "aiutare le imprese britanniche a sfruttare le potenzialità di internet per crescere".
L'unico
aspetto negativo è che internet accentua le divisioni già esistenti in Gran Bretagna, marcando ancora di più le differenze tra le zone ricche di Londra e le regioni settentrionali del Paese, come Scozia e Irlanda del Nord.
Il Governo, però, ha già promesso di dare a tutti, indistintamente,
accesso alla banda larga entro il 2015.
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