Tsunami in Giappone, ecco alcuni video postati su YouTube /VIDEO
Il Giappone è stato investito da un terremoto di 8.9 gradi di magnitudo e da uno tsunami di 10 m. Su YouTube sono presenti alcuni video che documentano la terribile calamità .
Un terremoto di 8.9 gradi di magnitudo ha investito il Giappone nord-orientale ed uno tsunami di 10 m si è abbattuto sulla costa della città di Sendai, nel nordest del Paese del Sol Levante. Al momento in cui scriviamo il numero dei morti ammonta a circa una trentina, ma il bilancio delle vittime è destinato ad aumentare. Tra l'altro continuano a registrarsi scosse d'assestamento che stanno causando altri crolli. Secondo l'Istituto di Geofisica americano, il sisma si sarebbe verificato a 24,4 Km di profondità alle ore 14.46 ora locale (6.46 ora italiana). L'allarme tsunami è stato esteso a tutto l'Oceano Pacifico, all'Australia, alla Nuova Zelanda, al Messico e all'America Latina. Nel porto di Sendai, alcuni testimoni hanno visto abbattersi uno tsunami dell'altezza di circa 10 m. La pista dell'aeroporto è stata sommersa dalle acque. L'onda anomala ha investito case, auto e macchine agricole prima che le acque si ritraessero trascinando tutto verso il mare. In molte case si sono inoltre sviluppati diversi incendi causati probabilmente dallo scoppio dei tubi del gas. A Miyagi, capoluogo della Prefettura omonima, l'acqua di mare si è riversata sulle strade trascinando veicoli e cartelloni pubblicitari. Un'onda ha inoltre sommerso il parcheggio del parco divertimenti di Disneyland.
Nella città di Tokyo molte persone sono rimaste ferite a causa del crollo del tetto di una scuola mentre si stava svolgendo una cerimonia di consegna di diplomi alla quale stavano partecipando circa 600 studenti. Uno degli aeroporti principali della città , quello di Ibaraki, è stato chiuso a causa della caduta di un'ampia pare del tetto. Il Premier giapponese Naoto Kan ha costituito una vera e propria task force per far fronte alle conseguenze del sisma che ha devastato il nordest del Paese Nipponico. Nel frattempo, l'allerta per eventuali tsunami è stata estesa ad altri Paesi quali Russia, Taiwan, Filippine, Indonesia, Papua Nuova Guinea, Australia, Nuova Zelanda, Fiji, Messico, Guatemala, El Salvador, Costa Rica, Nicaragua, Panama, Honduras, Cile, Ecuador, Colombia e Perù.
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