Senza dubbio quella che sta vivendo
Sony potrebbe essere considerata come una delle più grosse crisi nella storia del colosso giapponese.
Le ultime notizie infatti indicano che Sony potrebbe essere intenzionata a mettere
una taglia sulla testa di coloro che si sono resi responsabili dell'
incursione "non autorizzata" su PlayStation Network, che è costata al colosso giapponese il furto delle informazioni sensibili di
100 milioni di utenti.
Secondo alcune indiscrezioni, questa decisione di offrire un compenso per tutti coloro che possano fornire informazioni utili sugli hacker sarebbe stata presa in seguito ad un suggerimento avanzato dalla stessa
FBI.
Al momento l'attacco contro i server di Sony non è stato ancora rivendicato. Il gruppo
Anonymous, sebbene una dichiarazione di estraneità ai fatti, continua ad essere ancora il maggior indiziato. Soprattutto alla luce del fatto che nei server di Sony è stato trovato un file contenente il motto del gruppo di hacker. Forse l'attacco a Sony è stato condotto da qualche
membro di Anonymous fuoriuscito che ha deciso di agire in autonomia.
Per quanto riguarda i tempi di ripristino della piattaforma online di
PlayStation 3, nessuna buona notizia all'orizzonte. Sony infatti ha dichiarato che i test condotti sulla rete del Network non sono stati condotti in maniera totale ed esaustiva nei tempi stabiliti. Quindi il colosso giapponese non ha ancora fornito una data esatta per il ritorno online di PlayStation Network.
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