Scossa dalla seconda più grande violazione di dati online nella storia degli Stati Uniti, ieri Sony ha chiuso alcuni
servizi internet in Canada, Thailandia e Indonesia dopo il rilevamento di intrusioni non autorizzate.
Gli
intrusi hanno
rubato i nomi e gli indirizzi di posta elettronica di circa 2000 clienti sul sito canadese di
Sony Ericsson Mobile Communications, mentre un sito in Thailandia potrebbe essere stato modificato per inviare e-mail fraudolente, ha detto il portavoce Atsuo Omagari. La società ha inoltre sospeso un sito in Indonesia a causa di un attacco sospetto.
Questi incidenti hanno alimentato la preoccupazione degli
investitori riguardo la sicurezza online di Sony, dopo che alcuni cracker ha rubato i dati di oltre 100 milioni di account utente, paralizzando il PlayStation Network. Secondo gli analisti, le nuove intrusioni sono il segnale che Sony non riesce a contenere la situazione.
«Questa situazione sta diventando molto seria», ha detto Nobuo Kurahashi a Tokyo. «Quello che sembrava un attacco relativo soltanto al settore dei videogiochi, si sta diffondendo ad altri business come la musica».
Il Presidente Howard Stringer, dopo aver chiesto scusa per il disagio degli utenti, ha detto la settimana scorsa che l'attacco a PlayStation Network è stato un «singhiozzo» nella loro strategia per internet e che «nessun sistema è sicuro al 100%».
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