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E' polemica per il videogame Euthanasia, accusato di propagandare il culto della morte

Dopo le polemiche per "The Sims", il mondo politico si scaglia ora contro "Euthanasia", considerato "propaganda al culto della morte".

Autore: Chiara Bernasconi

Pubblicato il: 12/07/2011

Dopo le aspre polemiche nate in seno all'uscita del videogioco "The Sims" con protagoniste le famiglie omosessuali, il mondo politico si scaglia ora contro "Euthanasia", uno sparatutto che racconta la storia di un ex-marine che tenta il suicidio perchà© è costretto a stare su una sedia a rotelle dopo aver perso l'uso delle gambe. Internato in un ospedale psichiatrico, l'uomo finisce in coma e viene poi ricoverato in un ospedale psichiatrico militare dove gli verrà  praticata l'eutanasia.  
La deputata Udc Paola Binetti, nel corso dell'ultima puntata KlausCondicio che ha mandato in onda alcune scene tratte dal videogioco, ha dichiarato che tale videogame rappresenta "una propaganda al culto della morte".
Questi, ha aggiunto la Binetti, "sono videogiochi violenti che hanno come obiettivo quello di introdurre la cultura della morte facendo leva sui consumatori sempre più giovani di videogiochi".
"Questo videogioco, come il recente referendum in Svizzera, dimostra come ci sia un'offensiva di certe lobby. Al di là  delle forme di autoregolamentazione dei produttori, va detto esplicitamente che certi videogiochi sono nocivi. Dovrebbe essere espresso un giudizio molto chiaro e molto esplicito perchà© un genitore dovrebbe sapere esattamente e con chiarezza che il semplice fatto di scrivere che è ‘pericoloso' potrebbe suscitare interesse".
Alla domanda di Klaus Davi "E' favorevole a una legge che potrebbe proibire di vendere ai minori videogiochi violenti?", la Binetti ha risposto: "Io sarei favorevole a una simile legge. Ma bisogna anche lavorare a livello culturale nell'ambito della formazione scolastica, della famiglia e dell'educazione".



Nel dibattito è intervenuta anche il sottosegretario alla salute Eugenia Roccella che ha così dichiarato in merito: "questo videogioco è figlio di una subdola operazione di marketing che tende a propagandare una cultura pro eutanasia in maniera pericolosa". 
'E' del tutto fuori luogo - continua il sottosegretario - affidare videogiochi di questo genere nelle mani di un bambino. Temi come quello dell'eutanasia dovrebbero essere affrontati con la dovuta gradualità secondo le domande del bambino alla famiglia, improntate a un rapporto personale genitore-figlio''. 
Critico anche il sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi: "Domando ai libertari e agli antiproibizionisti a ogni costo: dopo il videogioco sull'eutanasia farà  seguito un videogioco che incita al razzismo?All'antisemitismo?".



 



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