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Milioni di siti USA offline per il crash di GoDaddy

Un gran numero di siti web, soprattutto di piccole aziende, è scomparso da Internet a causa del crack del provider. Si sospetta un attacco di Anonymous

Autore: redazione IT & Social

Pubblicato il: 11/09/2012

Ieri migliaia, e forse milioni di siti che utilizzavano i servizi del provider statunitense GoDaddy si sono ritrovati oflfine, irraggiungibili dagli utenti.
Il problema è proseguito a intermittenza, con alcuni siti che tornavano online e altri che sparivano. GoDaddy ha ammesso per la prima volta il problema nel primo pomeriggio, ora della California, e solo dopo le 17 ha annunciato che la situazione si stava normalizzando.
A GoDaddy, uno dei più grandi provider sul mercato, si rivolgono soprattutto piccole aziende, che si sono ritrovate non solo senza sito Web, ma anche senza e-mail e telefono.
Tramiute un account Twitter, dei sedicenti rappresentanti di Anonymous hanno fatto sapere di essere gli autori di un attacco che avrebbe causato il malfunzionamento.
La rivendicazione è apparsa credibile, anche perchà© GoDaddy non goda di buona fama negli ambienti libertari della Rete, per avere appoggiato la controversa proposta di legge SOPA per la difesa del copyright.
Tuttavia altre fonti hanno fatto sapere che Anonymous non c'entra nulla, e che la rivendicazione era opera di sciacalli che cercavano di attribuirsi il risultato di un semplice guasto tecnico.
GoDaddy ha fatto sapere di essere alla ricerca delle cause del problema, ma non ha ancora confemrato o respnto la tesi dell'attacco hacker.

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