L’
Unione Europea, in una lettera inviata all’
Autorità garante delle comunicazioni (Agcom), in merito al
copyright online, ha sollevato
perplessità sul
ruolo che un’autorità amministrativa del calibro dell’Agcom si sarebbe ritagliata aggiudicandosi
poteri che generalmente sono attribuiti ai tribunali.
La lettera risale allo scorso 12 dicembre, epoca nella quale la delibera era ancora in fase di bozza. Nello specifico, la Commissione esprimeva dubbi circa le nozioni vaghe di lavoro digitale, uploader, gestore del sito fornite dall’Agcom, ma anche sulla possibilità di oscurare tutto il sito nel caso solo una parte fosse ritenuta illegale.
La Commissione Europea richiede inoltre al Garante di rivedere la normativa sull’oscuramento, poiché l’oscuramento di un sito che offre link a file pirata, rende inaccessibili anche contenuti legittimi ivi presenti.
Nella conclusione della lettera, la Commissione ha poi dichiarato che “desidera ricordare alle autorità italiane l’obbligo ci comunicare nuovamente un progetto qualora modifiche al progetto inizialmente notificato ne alterino il campo di applicazione, ne abbrevino il calendario di applicazione inizialmente previsto, aggiungano o rendano più rigorosi le specificazioni o i requisiti“.
Il
Commissario Ue responsabile per il mercato unico
, Barnier ha dichiarato infine che la
Commissione “ha in effetti delle domande e dei dettagli da verificare” e che “continua a lavorare con le autorità italiane”.
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