La lunghissima
battaglia legale tra Apple e Samsung si conclude con la
vittoria dell’azienda sudcoreana. Nello specifico, la Mela aveva depositato una nuova richiesta in cui chiedeva al giudice di vietare in modo permanente l'importazione – con la conseguente vendita –
di 23 dispositivi di Samsung che violano i suoi brevetti.
Nonostante ciò, il
giudice Lucy Koh ha
negato la richiesta di Apple, stabilendo che il produttore di iPhone "non ha dimostrato di aver diritto ad un'ingiunzione permanente", secondo un documento del tribunale.
Koh ha inoltre confermato che
Samsung, pur uscendo vincitrice, deve
pagare 290 milioni di dollari come somma aggiuntiva decisa da una giuria lo scorso novembre come risarcimento danni.
Se si calcola che oltre a questi 290 milioni di dollari, Samsung dovrà pagare anche 640 milioni di dollari che erano stati precedentemente imposti al produttore, il colosso sudcoreano dovrà sborsare in totale al colosso di Cupertino la bellezza di
930 milioni di dollari, cifra che comunque non è troppo lontana da quella stabilita nella prima sentenza e pari a 1.050 milioni di dollari totali.
Dal canto suo, Apple ha la possibilità di richiedere ai giudici che venga impedito a quei 23 dispositivi di Samsung di essere commercializzati in territorio americano.
Nel nuovo elenco di telefoni e tablet sotto accusa viene incluso anche il
Galaxy S3.
Gli analisti ritengono che, qualora Samsung fosse ritenuta colpevole del nuovo processo, il giudice potrebbe incrementare ulteriormente la cifra che deve ad Apple come risarcimento danni.
Samsung ha tuttavia la possibilità di contestare la cifra di 930 milioni di dollari: l’azienda ha già dichiarato che farà domanda contro la
conferma dei 930 milioni di dollari che deve pagare ad Apple. Secondo Samsung, la cifra è ricavata sulla base "di metodi di calcolo sbagliati".
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