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Il Garante della privacy controllerà le app mediche

Il Garante della privacy ha annunciato che sarà avviata un’indagine su alcune app per smartphone e tablet, in particolare su quelle mediche.

Autore: redazione smartphone e app

Pubblicato il: 07/05/2014

Il Garante della privacy, attraverso un comunicato, ha annunciato che sarà avviata un’indagine su alcune app per smartphone e tablet al fine di verificare il grado di trasparenza sull’uso delle informazioni degli utenti italiani, le autorizzazioni richieste per scaricare le applicazioni e il rispetto della normativa italiana sulla protezione dati.
L’indagine fa parte del “Privacy Sweep 2014″, iniziativa promossa dal Global privacy enforcement network (Gpen), la rete internazionale nata per rafforzare la cooperazione tra le Autorità della privacy di diversi Paesi.
Antonello Soro, Presidente dell’Autorità italiana, ha così dichiarato, a proposito: “Le applicazioni mobili sono sempre più diffuse. Chi possiede uno smartphone normalmente ha attive in media 40 applicazioni che offrono servizi di vario genere, ma che sono in grado di raccogliere grandi quantità di dati personali, per esempio accedendo alla rubrica telefonica, alle foto oppure utilizzando dati di localizzazione. Spesso tutto ciò avviene senza che l’utente dia un consenso libero ed informato e questo può comportare rischi per la privacy. Occorre dunque un’adeguata definizione di garanzie e misure a tutela dei dati personali e a questo risponde l’iniziativa del Gpen”.
Le informazioni sulle app analizzate saranno poi raccolte in un report, nel quale ci saranno indicatori che consentiranno di verificare caratteristiche e funzionalità delle app e la loro conformità alle diverse normative nazionali sulla privacy.
In particolare, il Garante italiano analizzerà le applicazioni mediche: si tratta di un settore che presenta profili molto delicati, riguardando dati sanitari, e che risulta in crescente sviluppo.
Gli eventuali profili di violazione della privacy rilevati saranno valutati dal Garante ai fini di possibili interventi prescrittivi o sanzionatori.
’analisi dovrebbe essere effettuata in una data compresa tra il 12 e il 18 maggio, settimana individuata dal Gpen per coordinare l’azione delle Autorità privacy.

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