Dopo settimane di attesa, il presidente del consiglio
Matteo Renzi ha finalmente
svelato le linee generali della "sua" riforma scolastica. L’obiettivo è quello di
assumere 150mila docenti a settembre 2015 ed eliminare definitivamente le graduatorie ad esaurimento.
D'ora in poi, si diventerà dunque docenti di ruolo solo per concorso: si stima che ci saranno
40mila giovani qualificati nella scuola tra il 2016 e il 2019. Un altro punto cardine della nuova riforma è lo stop alle supplenze.
Nelle Linee guida si prevede di garantire alle scuole, grazie al piano di assunzioni, un team stabile di docenti per coprire cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze, in modo da assicurare la continuità didattica. Anche gli scatti di carriera saranno in base al merito.
Ogni tre anni, due docenti su tre avranno in
busta paga 60 Euro netti al mese in più "grazie a una carriera che premierà qualità del lavoro in classe, formazione e contributo al miglioramento della scuola".
"Vi propongo un patto educativo, non l'ennesima riforma, non il solito discorso che propongono tutti i politici, una cosa diversa. Abbiamo un anno di tempo per rivoluzionare la scuola italiana", ha dichiarato Renzi, durante la presentazione del progetto, e ha poi aggiunto: "Noi diciamo basta ai precari e alla supplentite, dobbiamo avere il coraggio di dire che si devono giudicare gli insegnanti e gli scatti devono essere sulla base del merito e non sulla base dell'anzianità".
Il programma completo è
disponibile online, sul
sito istituzionale del Governo.
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