L’
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha accolto gli impegni presentati da
iTunes, Google, Amazon e Gameloft, nell’ambito di un procedimento avviato per possibili pratiche commerciali scorrette, connesse con la diffusione di un videogioco destinato a bambini e proposto sotto forma di App per terminali mobili.
Il procedimento, nel quale è intervenuta l’associazione
Altroconsumo, è stato avviato nel 2014, per accertare l’eventuale diffusione di informazioni ingannevoli sui costi effettivi da sostenere per l’utilizzazione completa dell’App
offerte come gratuite, nonché per verificare l’eventuale presenza di strumenti o metodi per prevenire acquisti non desiderati da parte dei minori.
I titolari degli
store online, in particolare, hanno sostituito termini quali “
Gratis”, “
Free” e altri, con espressioni tali da rendere chiaro ai consumatori che
un’App scaricabile gratuitamente può comportare la necessità di effettuare successivi pagamenti per una sua piena utilizzazione. Gli stessi operatori hanno proposto, inoltre, misure volte a consentire ai consumatori un più efficace e consapevole controllo sugli strumenti di pagamento associati al dispositivo, in modo da impedire
acquisti non voluti.
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