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Privacy, Google si adeguerà alle richieste del Garante

Google dovrà assoggettarsi a verifiche periodiche che monitorino l'avanzamento dei lavori di adeguamento della propria piattaforma a una normativa nazionale, voluta dal Garante per la tutela degli utenti italiani.

Autore: redazione social media

Pubblicato il: 20/02/2015

Per la prima volta in Europa, Google dovrà assoggettarsi a verifiche periodiche che monitorino l'avanzamento dei lavori di adeguamento della propria piattaforma a una normativa nazionale, voluta dal Garante per la tutela degli utenti italiani. Il Colosso di Mountain View ha infatti accettato di adottare le misure dell'autorità per la protezione dei dati personali. L'autorità ha approvato il protocollo di verifica previsto nel provvedimento adottato nel luglio scorso nei confronti di Mountain View. "Come abbiamo detto a luglio dello scorso anno, abbiamo collaborato costantemente con il Garante nel corso di questa vicenda e continueremo a collaborare", ha commentato un portavoce di Google.
Nello specifico, il documento prevede aggiornamenti trimestrali sullo stato di avanzamento dei lavori e la possibilità per l'autorità di effettuare presso la sede americana di Google verifiche di conformità alla disciplina italiana delle misure in via di implementazione. In base al protocollo, l'autorità potrà monitorare costantemente le modifiche che Google deve apportare ai trattamenti dei dati personali degli utenti che usufruiscono dei suoi servizi, tra cui il motore di ricerca, la posta elettronica, la diffusione di filmati attraverso YouTube e il proprio social network.
La società dovrà migliorare la privacy policy, rendendola chiara, accessibile e differenziandola in base ai servizi offerti (per esempio Gmail, Google Wallet, Chrome, etc.). L'informativa dovrà includere, tra l'altro, dettagli sulle finalità e modalità del trattamento dei dati degli utenti, inclusa la profilazione effettuata mediante l'incrocio dei dati tra diversi servizi, l'utilizzo dei cookie e di altri identificativi come il fingerprinting (un sistema che raccoglie informazioni sulle modalità di utilizzo del terminale da parte dell'utente e le archivia direttamente presso i server della società). Dovrà inoltre predisporre un archivio con le precedenti versioni del testo dell'informativa, così da consentire agli utenti di verificare le modifiche via via apportate.
Qualora Google volesse profilare chi utilizza i suoi servizi, dovrà prima ottenerne il consenso informato. Tale meccanismo dovrà essere implementato, anche se con differenti modalità, sia per i nuovi account, sia per quelli già esistenti. Dovrà essere data piena attuazione anche al provvedimento generale adottato dal garante nel maggio scorso sull'uso dei cookie e su altre modalità di tracciamento degli utenti, inclusi quelli che non si sono registrati presso i servizi della società. A tutti gli interessati dovrà comunque essere garantito il diritto di opporsi al trattamento dei propri dati per finalità di profilazione. 
Big G dovrà inoltre migliorare le modalità di conservazione e di cancellazione dei dati personali degli utenti. In particolare, dovranno essere garantite tempistiche precise per la cancellazione dei dati, sia di quelli online sia di quelli archiviati su sistemi di backup.
Dovranno essere revisionate le regole interne relative all'anonimizzazione, affinché la procedura adottata sia realmente efficace e conforme alle indicazioni già fornite dai garanti europei.

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