"La notizia non è vera, non c'è l'accordo di cui si è scritto. Continuiamo a cooperare con le autorità fiscali". Con queste parole, un
portavoce di Google commenta le notizia secondo cui l'azienda di Mountain View avrebbe
raggiunto un accordo col fisco italiano per 320 milioni di Euro.
Nello specifico, alcune importanti testate avevano dichiarato che "il gigante americano verserebbe circa 320 milioni di Euro di tasse su 800 che il nostro Paese riconosce come imponibile prodotto da noi in cinque anni". Sotto accusa, infatti, è la prassi di Google di produrre nel nostro Paese molti utili sui quali però non paga le tasse ma in altri Stati più favorevoli dal punto di vista fiscale.
La procura di Milano e la guardia di finanzia vogliono dimostrare un
giro di fatture e pagamenti tra Google Italia, Google Irlanda e Google Olanda per poi finire alle Bermuda.
I costi di queste operazioni sono legittimamente deducibili: dubbi ci sono però sul meccanismo in sé, dal momento che le verifiche sui clienti italiani della pubblicità su Google dimostrano che tutto il servizio è ideato e pensato in Italia, tranne il pagamento delle tasse.
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