Nella notte tra domenica e lunedì è stata vittima di un attacco hacker l'azienda italiana
Hacking Team, specializzata in
programmi-spia online.
Tra i suoi clienti, l'impresa annovera agenzie e governi di tutto il mondo, compresi alcuni
regimi oppressivi e dittatoriali.
Nello specifico, gli hacker hanno
trafugato documenti e file in grande quantità.
Si tratterebbe di materiale pari 400 Gigabyte, che sono stati poi messi online su BitTorrent, attraverso lo stesso account Twitter della società, anche questo compromesso dall'azione degli hacker.
L'attacco rischia di portare alla luce elementi imbarazzanti per la società italiana. Dagli scambi di posta elettronica tra manager dell'azienda (compreso l'amministratore delegato
David Vincenzetti) ed esponenti di diverse agenzie governative, emerge infatti un lungo elenco di clienti (compresi governi con cui Hacking Team ha in passato negato di avere a che fare), tra cui
Egitto, Etiopia, Marocco, Nigeria, Sudan, Stati Uniti, Azerbaigian, Kazakistan, Corea del Sud, Thailandia, Uzbekistan, Vietnam, Germania, Ungheria, Italia, Russia, Spagna, Svizzera, Bahrein, Oman, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Allo stato attuale non è ancora chiaro chi abbia violato i sistemi di Hacking Team e l'azienda per il momento risponde alle richieste di chiarimento con un secco "no comment", ma la notizia dell'attacco ha fatto il giro del web con l'hashtag
#HackingTeam, balzato in testa agli argomenti di tendenza su
Twitter.
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