Lo scontro tra
FBI e Silicon Valley si arricchisce di un nuovo capitolo.
Questa volta, oggetto delle pressioni del
Dipartimento di Giustizia Americano è la più nota applicazione di messaggistica istantanea,
Whatsapp, che fa capo a
Facebook. Secondo quanto riportato dal
New York Times, la possibilità di effettuare intercettazioni da parte del Governo si è scontrata col solido sistema di criptaggio di
Whatsapp, il quale, inizialmente debole, ha subito un rafforzamento notevole alla fine del 2014.
Non solo: nelle prossime settimane, la crittografia end-to-end verrà estesa anche alle chiamate vocali e ai messaggi di gruppo.
L’azienda rilascerà un comunicato ufficiale che annuncia la nuova funzionalità.Whatsapp è al centro delle polemiche anche il brasile, dove è implicata in un’indagine per traffico di droga: le autorità hanno chiesto di fornire tramite l’app informazioni su un sospettato: ''Non possiamo fornire informazioni che non abbiamo'', ha replicato
Whatsapp.
Quest’ultima potrebbe creare un caso ancor maggiore di quello riguardante
Apple, dal momento che gli utenti che ne fanno utilizzo sono circa un miliardo, sparsi in tutto il globo.
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