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Dopo i vinili, seconda vita anche per le musicassette

Un recente rapporto di Nielsen Music, rivela che nel 2016, le vendite di musicassette sono cresciute del 74% negli Usa.

Autore: redazione social media

Pubblicato il: 30/01/2017

Dopo vinili e juke-box, c'è una seconda vita anche per le musicassette, in auge negli anni Ottanta con il walkman di Sony.
Secondo un rapporto di Nielsen Music, nel 2016, le vendite sono cresciute del 74% negli Usa.
Un risultato non da poco per un formato tecnologico considerato ormai morto.
La maggior parte degli ordini proviene da etichette discografiche.
La cassetta più venduta in questi ultimi anni è stata quella contenente la colonna sonora del film della MarvelI Guardiani della Galassia”.
Secondo il rapporto Nielsen, a spingere la vendita delle musicassette sarebbe stata l'uscita di speciali riedizioni di alcuni dischi storici come "Purple Rain", primo album da studio di Prince del 1984, e "Slim Shady" del rapper Eminem, pubblicato nel 1999.
La crescita delle musicassette negli Stati Uniti (129mila copie vendute nel 2016, contro le 74mila dell'anno precedente) sarebbe dovuta anche a edizioni speciali di dischi nuovi come "Purpose" di Justin Bieber, idolo delle teenager, capace di trainare il mercato musicale.
Le nuove cassette sono dotate di un codice per il download digitale dell'album, per quei consumatori che non possiedono un lettore di cassette.
In Italia è da ricordare il caso del cantante Tiziano Ferro, che nel dicembre scorso ha lanciato una speciale versione vintage, in box set, del suo nuovo album "Il mestiere della vita" che oltre al cd contiene anche le versioni in audiocassetta e vinile.
Quello delle audiocassette è però un mercato su cui non scommetterebbe più nessuno. Potremmo dire che il loro ritorno rientra in un clima di revival di tecnologia analogica.
Inventata da Philips nel 1963, la musicassetta ha conosciuto un momento di splendore negli anni Ottanta. Chi ha già una certa età ricorderà certamente la fatica di registrare una sequenza ordinata di brani, con gli indesiderati fruscii di sottofondo che finivano nelle incisioni.
Per non parlare degli immancabili inceppamenti del nastro che bisognava riavvolgere con l'aiuto di una matita o dello strappo dello stesso, che rendeva inutilizzabile la cassetta .

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