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Pirateria online: la Guardia di Finanza sequestra 41 siti internet

Con questa ultima operazione salgono a ben 290 i siti oscurati nell’ultimo trimestre dalle Unità Speciali della Guardia di Finanza a tutela del Diritto d’Autore.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 21/02/2017

Le Unità Speciali della Guardia di Finanza hanno eseguito una nuova operazione a contrasto della pirateria on line coordinata dalla Procura dalla Repubblica di Roma.
Sono in corso di esecuzione i sequestri preventivi mediante oscuramento, su apposito decreto emesso dal Gip del Tribunale capitolino, di 41 siti web che consentivano l’illecita fruizione di film di primissima visione, nonché di eventi sportivi di cartello, in violazione dell’articolo 171 della legge 633/41
.In particolare i domini rendevano disponibile in totale evasione dei diritti, il più aggiornato catalogo di film di prima visione, da “I Magnifici 7” a “Suicide Squad”, da “Ghostbusters” a “Oceania” passando per “La Leggenda di Tarzan” nonché “Passengers”, solo per fare un esempio. Inoltre altri domini permettevano la visione di eventi sportivi di livello internazionale quali i campionati di calcio di maggiore richiamo in Europa come la Premier League, la Ligue1, la Bundesliga, la Liga, Champions League, nonché le principali manifestazioni automobilistiche e motociclistiche, Formula 1, Moto GP, senza dimenticare i più importanti tornei di tennis ATP, da Wimbledon al Roland Garros, dagli US Open, agli appena conclusi si Australian Open.
La strategia operativa scelta dalle Unità Speciali della Guardia di Finanza negli ultimi tre anni ha comportato l’adozione di due metodologie innovative a contrasto delle attività illecite sul web, la prima è la nota “ follow the money ” ed ha riguardato la pubblicità che sosteneva i siti pirata, la seconda defi nita “follow the hosting”, evoluzione della prima, mira a rendere vano il tentativo di far risultare all’estero il “server" del sito pirata, che utilizza, a tal fine, sistemi di anonimizzazione disponibili in modalità “cloud”. In pratica, individuato il sito web che opera illegalmente, viene richiesto ai provider di verificare sui propri server la presenza di un servizio “Web Hosting, Cloud Hosting, VPS Hosting, Server Dedicato”, oppure la fornitura di un servizio per il trasferimento o registrazione del nome a dominio.
Oltre a violare la legge, nel caso venga scaricato e condiviso, consumando un prodotto illegale in streaming si rischia concretamente di danneggiare, con effetti spesso irreparabili, il proprio Pc o Tablet attraverso applicazioni terze che vengono scaricate ovvero si rischia di cliccare su finte icone “play” che celano pubblicità con virus, malware, popup, script malevoli.

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