Da tempo i
laboratori di ricerca di IBM lavorano a progetti per migliorare i sistemi di comunicazioni all'interno dei chip dei computer e in particolare utilizzando la luce al posto degli elettroni.
I più recenti risultati di questa ricerca sono costituiti da uno switch di dimensioni 100 volte inferiori alla sezione di un capello. Lo switch è un componente molto importante di un processore visto che è proposto al controllo del flusso delle informazioni all'interno dei chip e migliorare la sua efficienza significa aumentare considerevolmente le prestazioni, utilizzando anche meno energia. IBM lavora da anni a questo tipo di tecnologie e il primo device nanofotonico basato su silicio fu presentato nel 2005. Il nuovo annuncio è un passo ulteriore nello sviluppo di reti ottiche on chip, essenziali se si considera che ormai le soluzioni
multicore, e in generale
l'elaborazione parallela, sono sempre più diffuse e che le comunicazioni fra i singoli core risentono sempre più delle performance dei collegamenti utilizzati. Le ridottissime dimensioni del nuovo switch ne faciliteranno l'integrazione nei futuri processori multicore. Per le prestazioni, il nuovo dispositivo può indirizzare una maggiore quantità di dati visto che le differenti lunghezze d'onda luminose (cioè i colori) possono essere gestiti simultaneamente. Per dare un'idea dell'ordine di grandezza, se ogni lunghezza d'onda è in grado di trasportare 40 Gbit/s, il dispositivo è in grado di commutare una larghezza di banda aggregata
di 1 Tbit/s.