Cyberoam, Wikileaks nuovo pretesto per sferrare attacchi informatici
Wikileaks e attacchi informatici: ecco le previsioni e i consigli di Cyberoam per proteggersi da minacce incombenti.
Autore: Redazione D.Life
Alla luce degli sviluppi della controversa questione Wikileaks, lo specialista della sicurezza Cyberoam anticipa quelli che saranno i prossimi pericoli provenienti dai cyber criminali che, nel tentativo di imitare Wikileaks, tenteranno di colpire gli utenti internet con azioni legate a phishing, malware e molto altro ancora. Non vi è mai stata così tanta attenzione riversata sul tema della libertà di espressione come di recente. L'arresto ufficiale del fondatore di Wikileaks, Julian Assange, ha già portato a una guerra di parole senza precedenti e a cyber-attacchi reciproci tra hacker attivisti e governo/aziende. Attualmente, se si dovesse cogliere il sentimento comune di una moltitudine crescente di sostenitori di Wikileaks, si scoprirebbe che questi sarebbero più che favorevoli a donare denaro per mantenere vivo il proprio sito preferito. Questo contesto offre un terreno più che fertile ai cyber criminali intenzionati a cavalcare l'onda Wikileaks per colpire vittime ignare attraverso spam, e-mail fraudolente, attacchi di phishing e altro. Gli internauti devono pertanto essere sempre più cauti nell'affrontare una qualsiasi comunicazione proveniente da un sito web.
Attenzione agli attacchi provenienti dai social network: i siti di social networking come Facebook, LinkedIn, ecc. prosperano basandosi sul concetto di fiducia che gli utenti attribuiscono al network e questo li trasforma in terreno fertile per i malware. Inoltre, i cyber criminali sono sempre più abili nello sfruttare i social network per sedurre gli utenti e convincerli a cliccare e installare applicazioni indesiderate sfuggendo al radar degli investigatori che si occupano della sicurezza.
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