Dopo la
chiusura di
Facebook,
Twitter e alcuni servizi di
Google, in tutto l'Egitto sono stati
bloccati l'accesso alla rete e le
comunicazioni tra i
telefoni cellulari.
Si tratta della nuova mossa del governo di
Mubarak volta ad arginare le proteste che in questi giorni stanno invadendo l'Egitto.
Seabone, il maggiore
provider egiziano con sede in Italia, ha riferito che da mezzanotte e mezza non è stato registrato traffico in entrata e in uscita.
Nel frattempo, 20 membri dell'organizzazione egiziana dei
Fratelli Musulmani sono stati arrestati. Tra di essi vi sarebbero anche 5 ex-deputati e 5 membri del principale partito di opposizione.
L'organizzazione per la difesa dei diritti umani "
Human Rights Watch" ha stimato che negli scontri sono decedute almeno 9 persone, anche se le fonti ufficiali parlano di 7 morti.