La diminuzione dell’uso di denaro contante a favore di strumenti di pagamento elettronici è uno degli obiettivi dichiarati dall’attuale Governo; ma gli
italiani sono pronti a dire definitivamente addio a banconote e monete? La risposta è
no, almeno per
1 italiano su 2, vale a dire
22,4 milioni di cittadini.
È questo uno dei dati emersi dell’indagine realizzata per
Facile.it da mUp Research, in collaborazione con Norstat, che, interrogando un campione rappresentativo della popolazione nazionale adulta, hanno scoperto come siano ancora molti i consumatori affezionati alla moneta fisica.
Italia spaccata in due
Sull’addio al denaro contante gli italiani sembrano dunque dividersi equamente; alla domanda “Si sente pronto ad abbandonare l’uso del contante?” il
49,9% degli intervistati ha risposto sì mentre, come detto, per il
50,1% la risposta è stata negativa.
Meno propense a questo cambiamento sono risultate essere le
donne; tra loro addirittura il
58,4% sì è dichiarato non ancora pronto a rinunciare del tutto al denaro fisico, contro il 41,4% registrato nel campione maschile. Dal punto di vista anagrafico, invece, sono
i più giovani ad essere maggiormente preparati ad affrontare questo passaggio: nella fascia tra i 18 e i 24 anni il
62% dei rispondenti ha dichiarato di essere ormai pronto a usare solo la moneta elettronica.Un dato inaspettato emerge invece dall’analisi delle risposte su base territoriale; i
meno propensi ad abbandonare il denaro contante sono risultati essere i residenti nelle regioni del
Nord Est e del
Nord Ovest, aree dove, rispettivamente, il
52,4% e il
51% dei rispondenti hanno dichiarato di non essere pronti, mentre nelle regioni del
Sud e del
Centro Italia il fronte dei “no” scende al 49%.
Perché non si è pronti
L’indagine ha voluto approfondire le motivazioni per le quali molti italiani dichiarano di non sentirsi ancora pronti ad abbandonare definitivamente banconote e monete, o di esserlo solo in parte. La prima ragione, segnalata dal
36% dei rispondenti, è che il denaro contante è considerato
più comodo e facile da usare rispetto agli strumenti di pagamento elettronici, mentre il
18% ha dichiarato che, molto semplicemente,
è abituato ad usare i contanti e preferisce questo metodo.L’
11,1% ha dichiarato di voler
mantenere il pieno controllo delle proprie uscite, cosa ritenuta difficile con le carte elettroniche, mentre il
10,2% dei rispondenti ha ammesso di
aver paura che lo Stato possa tracciare tutte le spese. Poco meno, il
10%, coloro che hanno indicato come motivazione la
carenza dei POS presso gli esercenti, mentre per l’
8,3% è una
questione di sicurezza; le carte di credito, di debito e le prepagate sono ritenute da loro meno sicure rispetto al denaro contante.
Sconti, detrazioni o riduzione dell’evasione fiscale: cosa funziona di più?
L’indagine ha cercato infine di capire quali sono gli strumenti che potrebbero far cambiare idea a coloro che sono ancora reticenti ad abbandonare la moneta fisica. La leva ritenuta più efficace è quella degli
sconti; alla domanda “Cosa potrebbe convincerla definitivamente ad abbandonare l’uso del denaro contante?”, quasi
6 rispondenti su 10 (
58,5%) hanno ammesso di essere disposti a dire addio alle banconote qualora venissero riconosciuti degli sconti per le transazioni effettuate con carte elettroniche. Una misura apprezzata, in particolare, dalle
donne (60,1%) e dai più
giovani (72% nella fascia di rispondenti con età tra i 18 e i 24 anni).
Consensi minori, invece, sono stati raccolti da un altro strumento tra quelli ipotizzati in un primo momento dal Governo: gli
sgravi fiscali in dichiarazione dei redditi. Questa misura, ritenuta efficace solo dal
47,2% dei rispondenti, raggiunge il massimo apprezzamento tra coloro che hanno tra i
25 e i 34 anni di età (54,2%), non a caso la fascia di età nella quale si affrontano le prime dichiarazioni dei redditi.
Fa riflettere, invece, che la
riduzione dell’evasione fiscale - ragione principale per cui il Governo vuole impegnarsi nella riduzione dell’uso dei contanti - sembra essere
l’elemento che ha meno presa sugli italiani; solo 1 rispondente su 3 (32%) ha indicato questo aspetto come leva efficace per fargli cambiare idea circa l’uso delle banconote cartacee.