Sovraccarico di traffico, attacchi alla cyber sicurezza, problemi di privacy. Stamani è accaduto di tutto sul sito INPS, e alla fine è stato necessario metterlo offline per limitare i danni e renderlo di nuovo accessibile con le dovute modifiche.
Oggi si preannunciava una giornata intensa, dato che era il primo giorno utile per i liberi professionisti presentare le
domande per l'indennità da 600 euro previste nel Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 (Decreto Cura Italia). Il traffico ha rallentato la navigazione fin dalle prime ore. Molti utenti che sono riusciti ad accedere hanno denunciato sui social
gravi problemi di privacy: una volta effettuato l'accesso con le proprie credenziali, in molti si sono trovati davanti ai dati di sconosciuti, con informazioni sensibili in chiaro.
A dare il colpo di grazia sarebbero poi stati dei
cyber attacchi. Il presidente INPS Pasquale Tridico ha parlato esplicitamente di "violenti attacchi hacker", in corso da giorni e per i quali erano già state informate le autorità di sicurezza nazionale, polizia e ministri vigilanti.
La posizione è stata condivisa dal Presidente del Consiglio Conte. Inevitabile a questo punto l'intervento del Garante della privacy Antonello Soro. In una dichiarazione alle agenzie di stampa si è detto "molto preoccupato per questo gravissimo data breach" e ha sottolineato che "quella della mancanza di sicurezza delle banche dati e dei siti delle amministrazioni pubbliche è una questione che si ripropone costantemente, segno di una ancora insufficiente cultura della protezione dati nel nostro Paese".
Le indagini sono state avviate. Soro ha fatto sapere che prenderanno corsi accertamenti per verificare se possa essersi trattato di un problema legato alla progettazione del sistema o se si tratti invece di una problematica di portata più ampia. "Intanto è di assoluta urgenza che l'INPS chiuda la falla e metta in sicurezza i dati".