La legge sulle intercettazioni colpisce anche il web
Nella legge sulle intercettazioni del Governo Berlusconi si fa riferimento in maniera generale ai “siti informaticiâ€, includendo quindi all'interno delle disposizioni di legge non solo i siti istituzionali e giornalistici, ma anche quelli di privati cittadini.
Autore: Redazione
Risale a poco la notizia della sentenza francese della Corte Costituzionale che ha sbarrato la strada alla legge proposta dal governo Sarkozy, che voleva impedire la navigazione in rete a chi fosse stato accusato più di 3 volte di scaricare materiale coperto da copyright. Legge incostituzionale, questa la motivazione. Dall'altra parte delle Alpi, ossia in Italia, potrebbe entrare in vigore una legge che riguarda alcuni argomenti simili: la libertà , la comunicazione, la navigazione in internet. Oltre infatti alle tematiche cui fa riferimento la legge, ossia la libertà dei magistrati di effettuare intercettazioni a scopo giudiziario e la possibilità per i giornalisti di pubblicare il testo di codeste intercettazioni, internet è chiamata in causa da alcune frasi contenute nel testo legislativo. “Per i siti informatici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.†Questa la frase che fa riferimento alla rete. Da un'analisi attenta emerge come non sia applicata alcuna chiara distinzione fra l'azione di giornalisti professionisti e blog di privati cittadini, con tutte le conseguenze lesive della libertà dei singoli di esprimere la propria opinione. Blog e siti di singoli utenti potrebbero, quindi, essere coinvolti in azioni di risposta alla pubblicazione di frasi o riferimenti giudicati non veritieri o lesivi della reputazione dei soggetti coinvolti, se non provvedessero a cancellare il “materiale oggetto di discussione†entro 48 ore dalla richiesta ricevuta, a fronte di una sanzione pecuniaria tra il 15 e i 25 milioni di vecchie lire. Sul web si sono aperti forum e gruppi di discussione sul testo della legge. Fra opinioni discordi e ideologie politiche contrapposte, sembrerebbe forte la voce del dissenso da parte del popolo del web, fra i quali spicca tra gli altri Marco Pancini, capo di Google Italia, che aveva lanciato l'allarme da giorni. Al di qua e al di là delle Alpi sulla bilancia pesi opposti.
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.