Un uomo senza fissa dimora, approfittando della disperazione altrui, truffava su Facebook malati di cancro allo scopo di procurarsi un po'di soldi.
Autore: Chiara Bernasconi
Pubblicato il: 21/06/2011
Un uomo senza fissa dimora di Brescia aveva aperto un profilo su Facebook nel quale si rendeva disponibile a recuperare un farmaco per i malati terminali di tumore distribuito soltanto a Cuba, previo contributo di 400 Euro per il viaggio.
Il medicinale in questione si chiama Escozul, è un estratto di veleno dello scorpione ed è prodotto dalla Labiofam, un'azienda con sede a L'Avana. A Cuba viene utilizzato dai malati terminali di cancro quantomeno come rimedio contro i dolori.
L'uomo, venuto a conoscenza della questione, ha deciso così di creare un profilo sul social network blu per approfittare della disperazione altrui e potersi così procurare un po'di soldi.
Un giovane di Lanciano si era rivolto al bresciano per riuscire a ottenere il farmaco per il padre, gravemente malato. Quando però l'uomo ha fornito i propri dati personali e le coordinate bancarie per ricevere il pagamento anticipato, il giovane abruzzese si è insospettito poichà© le generalità parevano non coincidere con quelle a cui erano intestate le coordinate bancarie e l'indirizzo email e ha così sporto denuncia.
Dalle indagini è così emerso che in realtà il profilo aperto su Facebook era falso: in realtà si trattava di un'identità falsa utilizzata da un uomo di mezza età senza fissa dimora. L'uomo è stato denunciato per tentata truffa.