La
Commissione Infrastrutture e Reti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato i prezzi dei servizi di accesso alle infrastrutture passive (cavidotti, pozzetti, fibra ottica) ed attive (bitstream NGA, VULA) per l’anno 2012 offerti da
Telecom Italia agli Operatori Alternativi (OLO) per fornire ai propri clienti servizi a
banda ultra larga su fibra ottica, cioè servizi da 30 Megabit al secondo (Mbit/s) su rete mista fibra-rame (FttC) e fino a 100 Mbit/s su rete completamente in fibra ottica (FttH).
Tra le condizioni approvate dall’
Agcom, assumono particolare rilevanza i canoni mensili delle linee di accesso che collegano la sede del cliente alla centrale locale (ultimo miglio), determinati sulla base delle
effettive architetture delle reti NGA e delle attuali ipotesi di sviluppo della domanda di servizi a banda ultralarga.
Per quanto riguarda i servizi VULA FttC, a fronte della proposta di
Telecom Italia pari 31,01 euro/mese, l’Autorità ha fissato il canone dei servizi di accesso per dati e voce su IP (cd. naked, cioè senza la telefonia tradizionale) a 21,51 €/mese (31% di riduzione), prevedendo quindi un’ulteriore riduzione al prezzo di 24,09 €/mese posto a consultazione pubblica (delibera 95/12/CIR).
Per quanto riguarda
i servizi VULA FttH, a fronte della proposta di Telecom Italia pari a 38 €/mese per banda 100/10 Megabit/s, l’Autorità ha fissato il canone a 24,9 €/mese (35 % di riduzione), prevedendo anche in questo caso ulteriori riduzioni ai prezzi posti a consultazione pubblica (28 euro/mese, delibera 95/12/CIR).
Per quanto riguarda
i servizi di accesso alle infrastrutture di posa (cessione dei minitubi in diritto d’uso quindicennale) ed alla fibra spenta (cessione di tratte di fibra ottica in diritto d’uso quindicennale), l’Autorità conferma gli iniziali orientamenti posti a consultazione pubblica (delibera n.105/12/CIR), seppur con qualche ulteriore riduzione in ribasso.
Il provvedimento approvato definisce anche
il canone mensile di accesso al verticale di palazzo in fibra ottica, vera strozzatura della rete di distribuzione, fissandolo a 5,96 euro/mese contro i 9,5 euro/mese richiesti da Telecom Italia (con una riduzione del 37%).
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