Nvidia GeForce GTX 650 Ti BOOST è un proposta che mira a far parlare di sé e di propone ai
gamer attenti al portafoglio. Grazie a una serie di funzionalità di ultima generazione e a un
prezzo indicativo di 122 Euro (IVA esclusa) per il modello da 1 GByte (139 Euro IVA esclusa per quello da 2 GByte), questa soluzione potrebbe diventare un best seller per le configurazioni da gioco mainstream.
Come le più recenti GeForce GTX 600 è dotata di
architettura Kepler, la più potente sinora prodotta da Nvidia e realizzata in declinazioni desktop, mobile, workstation e HPC.
La GPU comprende
768 CUDA Core e, secondo il produttore, è in grado di assicurare
prestazioni il 40% superiori all’attuale GTX 650 Ti. Con buona probabilità la proposta Nvidia nasce per contrastare il competitor di sempre nel segmento intermedio di mercato, a pochi giorni dal
lancio della AMD Radeon HD 7790.
Alla base di questo acceleratore grafico troviamo il
chip GK106, il medesimo adottato per GTX 660 e GTX 650 Ti. A fronte di un numero di shader invariato, rispetto a GTX 650, il produttore è stato in grado di raggiungere una
frequenza di lavoro di 980 MHz, utilizzata per il modello GTX 660.
Pur trattandosi di una versione per la massa, Nvidia ha scelto di integrare funzioni esclusive, come il supporto
multi-GPU SLI e la piattaforma GPU Boost, per il controllo dinamico della frequenza, che spinge il clock sino a 1.033 MHz. GeForce GTX 650 Ti BOOST supporta naturalmente il calcolo della fisica
PhysX, per una resa più realistica degli ambienti 3D generati. L’attuale versione vanta un bus per l’
accesso alle memorie a 192 bit e consente di beneficiare di una larghezza di banda superiore rispetto a molte altre concorrenti della stessa fascia.
Le memorie
GDDR5 a 6 Gbps offrono infatti un transfer rate massimo di 144 Gbps, un valore nettamente più alto rispetto a GTX 650.
Nvidia GeForce GTX 650 Ti BOOST 2 GByte è
già disponibile presso i più importanti vendor e partner, tra cui Asus, EVGA, Gainward, Gigabyte, MSI, PNY e Zotac.
Per poter vedere in azione la versione da 1 GByte sarà necessario attendere le prime settimane del mese di aprile.
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