Il
Tribunale di Francorte ha disposto la chiusura di
Uber, l’applicazione che consente di prenotare un'auto con conducente attraverso lo smartphone.
La decisione giunge a
seguito della serie di scioperi effettuati in molte città europee. Durante lo scorso mese di giugno, i tassisti hanno incrociato le braccia per protestare contro l'app, sempre più diffusa, in particolare tra giovani e turisti.
Lo stesso è accaduto anche a Milano, dove le auto si sono fermate contro la concorrenza sleale di Uber.
I tassisti si sono giustificati in questo modo: “vogliamo difendere la legalità e il servizio pubblico”.
I giudici della città tedesca hanno quindi
disposto un'ingiunzione temporanea nei confronti della società californiana, che non potrà trasmettere le richieste degli utenti agli autisti.
Uber, che è stata fondata nel 2009 a San Francisco, è
attiva in 36 città e a giugno è stata
valutata 18,2 miliardi di dollari.
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