I prezzi al consumo dei
servizi di telefonia mobile in Italia sono scesi sensibilmente negli ultimi anni, ma l'entità delle riduzioni non erano state, finora, correttamente valutate dagli indicatori Istat.
I prezzi del mobile, infatti, nei tre anni messi sotto osservazione, 2011-2013, si sono praticamente dimezzati registrando un calo del 46,7% ,
con i servizi voce e sms diminuiti del 45,3% e quelli Internet del 50,1%.
E' quanto emerso da un recente studio voluto da
Assotelecomunicazioni-Asstel, l'associazione della filiera delle Tlc e realizzato in collaborazione con il Centro Vito Volterra dell'Università di Roma Tor Vergata su dati dei principali operatori del settore:
Telecom Italia, Vodafone, Wind e H3g.
Nello stesso periodo lo scarto con gli indicatori Istat risulta così essere di circa 35 punti percentuali. da attribuire in particolare al biennio 2011-12, in cui l'Istituto aveva stimato addirittura una crescita dello 0,9% per i prezzi dei servizi mobili, mentre in realtà si è avuto un calo del 35%.
In particolare, dallo studio emerge che tali riduzioni hanno determinato risparmi mensili dell'ordine 8-10 euro per un profilo di consumo contenuto (entry level) e su base annuale di
100-120 euro. Il consumatore medio, che utilizza più spesso Internet, ha potuto beneficiare di risparmi intorno a 20 euro al mese, vale a dire circa 240 euro l'anno.
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