CK Hutchison, società di controllo dell’operatore mobile italiano
3 Italia, e
VimpelCom, società di controllo di
WIND, hanno raggiunto un accordo per una joint venture paritetica per la gestione delle loro attività di telecomunicazioni in Italia.
Con oltre 31 milioni di clienti mobili e 2,8 milioni nel fisso (di cui 2,2 milioni broadband), dall’integrazione ci si attende di realizzare efficienze per un valore attuale di
oltre 5 miliardi di Euro al netto dei costi di integrazione. I ricavi complessivi delle due società nel 2014 ammontavano a
6,4 miliardi di Euro. Il deal rappresenta la più grande operazione di M&A in Italia dal 2007.
La joint venture holding company (Hutchison 3G Italy Investments S.à.r.l (la “JV Holdco”)) sarà proprietaria di 3 Italia e WIND, mentre CK Hutchison e VimpelCom controlleranno indirettamente il 50% delle azioni della JV. A conclusione dell’operazione non vi sarà alcun obbligo per nessuna delle due società controllanti di contribuire con ulteriori fondi.
La nuova società sarà guidata da
Maximo Ibarra, attuale CEO di WIND. Vincenzo Novari, attuale CEO di 3 Italia, ad operazione completata, sarà nominato senior adviser di CK Hutchison per l’Italia e sarà inoltre membro del CDA della JV per CK Hutchison. Dina Ravera, attuale COO di 3 Italia guiderà il processo di integrazione e assumerà un ruolo rilevante nel top management della JV. Stefano Invernizzi, attuale CFO di 3 Italia, diventerà CFO della nuova azienda.
Commentando l’accordo,
Jean-Yves Charlier, CEO di VimpelCom, dichiara: “Questa è un’operazione epocale per il mercato italiano. Le due aziende diventeranno l’operatore leader del quarto maggior mercato delle TLC in Europa, un player convergente in grado di accelerare gli investimenti sulla rete, sui servizi e sulle innovazioni digitali. Allo stesso tempo, l’accordo rappresenta una pietra miliare per entrambi gli azionisti grazie alle sinergie tra le due compagnie che nel lungo termine forniranno un valore significativo agli azionisti”.Il completamento dell’operazione, soggetto all’approvazione degli organi regolamentari, compreso l’Antitrust europeo, dovrebbe concludersi entro 12 mesi.
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