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Sharing economy, Gnammo: proposta di legge da migliorare ma importante punto di partenza

Secondo Gnammo, il portale di social eating italiano, la proposta di legge sulla sharing economy pur essendo migliorabile è un punto di partenza per focalizzare l'attenzione sulla necessità di un percorso normativo sull'argomento.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 16/03/2016

"La proposta di legge sulla sharing economy, pur non essendo perfetta, è un punto di partenza che serve a focalizzare l'attenzione sulla necessità di un percorso normativo su un argomento tanto nuovo quanto lo è questo. Nonostante alcune lacune, la proposta è composta da idee importanti che possono definire la base del ragionamento a riguardo".
Così Gian Luca Ranno, co-founder di Gnammo, il portale di social eating italiano, commentando il disegno di legge sulla sharing economy presentato dall'Intergruppo parlamentare per l'innovazione tecnologica durante l'incontro "Sharing Economy & Social Innovation, modelli di business a confronto" presso l'università Bocconi di Milano, organizzato in collaborazione con Altroconsumo in occasione della Giornata mondiale del Consumatore. Il confronto ha analizzato, grazie alla presenza di esperti del mondo accademico, rappresentanti di piattaforme e parlamentari, i modelli di business della sharing economy e il modo in cui questi possono creare valore sociale e profittabilità, con un interesse ai benefici per i consumatori.
Nel corso dell'evento è stata presentata l'analisi "Sharing economy, quando il valore è partecipato", tratta dallo studio internazionale "Collaborative consumption: unlocking its real value for the users", ed è stato esaminato anche il ruolo delle istituzioni nel sostenere e regolamentare l'economia della condivisione.
Secondo Gnammo "la proposta riconosce giustamente l'individuazione di un tetto fiscale, all'interno del quale collocare l'attività non professionale per le persone che utilizzano occasionalmente i servizi di sharing economy. Altro passaggio fondamentale è che le piattaforme si configurano come sostituto d'imposta, smarcando così a tutti gli effetti la questione fiscale".
"La discussione, comunque, sarà lunga - ha ribadito Ranno  - poiché quello che stiamo cercando è una soluzione politica in grado di mediare su temi e settori diversi. Tuttavia, grazie ad una legge saremmo in grado di costituire una base su cui sviluppare in modo stabile il modello che poggia sull'economia della condivisione".

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