Come la maggior parte di voi saprà, finalmente, a fine giugno, l’Europarlamento ha sancito
la fine del roaming internazionale.
In questo modo, si dovrebbe avere la possibilità di navigare all’estero alle stesse identiche condizioni di quando si è all’interno dei propri confini nazionali, senza ulteriori spese.
Abbiamo utilizzato il condizionale perchè pare proprio che
la normativa non venga rispettata ed alcuni operatori italiani non si sarebbero adeguati alla nuova realtà.
Nello specifico, l’
Agcom, l’Autorità garante delle comunicazioni, ha rivelato delle anomalie in merito all’adeguamento di tale norma.
Neanche a farlo apposta, i nomi più importanti indicati da Agcom sono quelli di
Tim e Vodafone, che continuerebbero ad avere
alcuni pacchetti a pagamento, rendendo così la norma sul “roaming zero” un vero e proprio miraggio per i suoi clienti.
Spetterà ora ai
commissari dell’Autorità garante delle comunicazioni decidere se questo mancato adeguamento da parte dei due gestori telefonici italiani possa sussistere o meno e quindi comminare le sanzioni.
Se ci rechiamo
in uno dei 28 Paesi dell’Unione europea, le comunicazioni (telefonate, sms o dati) saranno pagate o detratte dai volumi del piano tariffario nazionale come se ci si trovasse in Italia, senza costi aggiuntivi.
Occorre però prestare attenzione se si viaggia verso
Islanda, Liechtenstein e Norvegia, dove il roaming a tariffa nazionale sarà introdotto a breve.
All’attraversamento di
una frontiera dell’UE, gli utenti devono comunque
ricevere un SMS di avviso del passaggio al roaming e, il messaggio, deve specificare la politica di utilizzo corretto del roaming applicata dall’operatore.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.