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Ristoranti stellati e prodotti tipici: ecco la classifica dei migliori tra web e social

Al vertice Palazzo Petrucci (Napoli) con lo chef Lino Scarallo. Nella top ten solo due locali tristellati: l’Osteria Francescana e Da Vittorio.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 21/09/2018

Hanno siti web ricchi di contenuti e ben indicizzati, pagine Facebook aggiornate con grande frequenza e profili Instagram e Twitter attraverso cui dialogano tutti i giorni con migliaia di follower. Sono i «Best Restaurant on Digital 2018» e i «Best Typical Product on Digital 2018», i migliori locali italiani stellati e i migliori consorzi selezionati da «The Italian Data Flavour», la prima ricerca che, attraverso un puntuale studio dei dati, ha analizzato il grado di digitalizzazione della ristorazione stellata italiana e dei consorzi di tutela.
L’indagine è stata ideata e realizzata da Fiera Bolzano, che da oltre 40 anni organizza Hotel, evento dedicato all’hotellerie e alla ristorazione (quest’anno si svolgerà dal 15 al 18 ottobre) in collaborazione con Noonic, agenzia padovana di consulenza strategica specializzata in ambito digital. Le classifiche sono ricche di curiosità e di sorprese.
Per quanto riguarda i ristoranti, ai primi tre posti nessun tristellato e nessuna star. A vincere infatti il titolo di «Best Restaurant on Digital» è Palazzo Petrucci (Napoli) con lo chef Lino Scarallo, seguito da Aroma (Roma) con Giuseppe Di Iorio e dal Ristorante Del Cambio (Torino) con Matteo Baronetto. Il «Best Typical Product on Digital» è invece il Gorgonzola Dop che ha primeggiato su Prosciutto di San Daniele e Patata di Bologna. Le premiazioni dei vincitori avverranno il 15 ottobre a Bolzano all’interno di un evento ospitato da «Hotel».
Dalla prima ricerca data driven sul grado di digitalizzazione di ristoranti di qualità e sui consorzi di tutela del made in Italy più celebri al mondo esce una fotografia che rispecchia solo in parte le certificazioni qualitative assegnate ai locali dalle guide gastronomiche e il livello di notorietà dei singoli prodotti. Sempre in un quadro di assoluta eccellenza, la declinazione digitale del food assegna infatti altri valori, e nel report capita di trovare cucine tristellate a metà classifica e storiche Dop relegate in fondo alla lista.
Lo studio dei dati è stato minuzioso e sono stati numerosi i parametri analizzati. Per individuare la scala valoriale finale sono state incrociate e sommate le cifre dei profili sui principali social network (Facebook, Instagram e Twitter) - dal numero di like e di follower, alle performance di engagement, di crescita e di interazione -, e sono stati analizzati i siti internet attraverso la Seo, la Mobile Optimisation, le versioni linguistiche presenti e per i ristoranti la possibilità o meno di effettuare (e in che modo) la prenotazione di un tavolo online.
L’analisi ha prodotto le seguenti classifiche:

Ristoranti:
1) Palazzo Petrucci
2) Aroma
3) Del Cambio
4) Ilario Vinciguerra
5) Alice-Eataly Smeraldo
6) Osteria Francescana
7) Lume
8) Venissa
9) Da Vittorio
10) Villa Crespi

Consorzi di tutela:
1) Gorgonzola
2) Prosciutto di San Daniele
3) Patata di Bologna
4) Salame Brianza
5) Parmigiano Reggiano
6) Grana Padano
7) Asiago
8) Franciacorta
9) Asti Docg
10) Riso di Baraggia Biellese e Vercellese

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