▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...
Homepage > Notizia

Ricerca: temiamo di perdere i dati salvati sui nostri dispositivi, ma non li proteggiamo

Indagine Kingston Technology: il 47% degli intervistati dichiara che all’interno del proprio device è archiviata tutta la propria vita, ma eseguiamo il backup quando capita e affidandoci all’intuito.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 02/04/2019

Che cosa accadrebbe se tutto ad un tratto il tuo computer smettesse di funzionare? E se il tuo smartphone venisse rubato? Che fine farebbero tutti i tuoi dati? Queste domande preoccupano tutti noi ma, nonostante si sia persino da poco celebrato il World Backup Day, giornata istituita proprio per ricordare che la protezione dei dati è essenziale, buona parte degli italiani continua a essere poco attento in materia.
E’ quanto emerge dall’analisi di Kingston Technology Europe Co LLP che ha condotto un sondaggio per capire come ci comportiamo in fatto di back up e cosa significherebbe per noi la perdita di dati. Nonostante studi statistici dimostrino che ogni minuto 113 telefoni cellulari vengono persi o rubati, per un totale di oltre 162,000 unità al giorno, e l’84% degli intervistati dichiari di aver perso i propri dati almeno una volta nella vita, il 55% dei rispondenti allo studio condotto da Kingston afferma di effettuare il backup dei propri dispositivi solo quando capita, mentre un disattento 13% non sa nemmeno di che cosa si stia parlando. Per fortuna, si salva un giudizioso 18% che dichiara di eseguire il backup almeno una volta al mese.  
Percentuali curiose se consideriamo che il 47% dei rispondenti è unanime nell’affermare che all’interno dei propri device è custodito praticamente tutto della propria vita: ricordi, agenda, contatti, password, dati sensibili, ecc.. E che solo il 27% dichiara di aver salvato molto di quello che conta. Un irrilevante 2% sostiene di non avere informazioni importanti salvate sui dispositivi che utilizzano quotidianamente.  
Non solo, il 39% dichiara che perdere i dati contenuti nei dispositivi mobili sarebbe “la fine del mondo”, mentre il 35% riconosce nel misfatto un problema, ma comunque risolvibile, dopo il disagio iniziale. C’è poi anche un 25% che se si dovesse svegliare la mattina e scoprire che i propri device sono completamente vuoti, andrebbe totalmente nel panico!  
Ma quali sono i dati che dispiacerebbe maggiormente perdere? Fotografie e video si posizionano al primo posto (61%), seguiti da password e accessi ai vari siti e account (17%), documenti vari (14%) e contatti della rubrica (8%).  
A questo punto la domanda sorge spontanea: cosa ci frena allora dall’effettuare le dovute operazioni di salvataggio dei dati? Dall’indagine emerge che c’è ancora poca confidenza con le operazioni di backup: il 41% si affida al proprio intuito, il 25% prova a portare a termine l’operazione, ma non garantisce il risultato, e il 19% non saprebbe nemmeno da dove iniziare. Solo il 15% eseguirebbe un backup ad occhi chiusi.   
Non solo, dal sondaggio emerge che episodi in realtà frequenti come attacchi hacker, smarrimento e manomissione di dispositivi, vengono percepiti come poco probabili. Le cause di perdite dati più verosimili vengono invece attribuite a fattori quali furto e malfunzionamento dell’hardware.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di BitCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Tag:

Notizie che potrebbero interessarti: