C'è un uso più etico e consapevole dello smartphone nella
Generazione Z, quella composta dai
nativi digitali per eccellenza. Sarà per i fenomeni ambientalisti che dilagano e crescono insieme con i ragazzi, sarà per una capacità di accesso maggiore e più critica alle fonti di informazione, ma i giovani italiani dimostrano
un approccio meno consumistico alla tecnologia mobile di quello che, erroneamente, ci si aspetta.
A confermarlo è un'indagine svolta da Skuola.net in collaborazione con il brand franco-cinese di telefonia
Wiko, che ha coinvolto
12mila studenti tra i 10 e i 20 anni.
Lo smartphone è uno strumento indispensabile per i giovani per socializzare, informarsi, tenersi in contatto,
ma non rappresenta più uno status symbol. Gli studenti intervistati, infatti,
non rincorrono necessariamente l'ultimo modello presentato e non attendono il Black Friday, il Cyber Monday o il Natale per acquistare un device nuovo:
per il 62% del campione il telefono va cambiato quando effettivamente non funziona più. Una percentuale che tocca addirittura il
70% nella fascia di età più matura dei 18-20enni. Il ricambio si allunga, si fa dunque più ragionato e attento, nonostante non manchino occasioni promozionali ghiotte, che interessano soprattutto la fine dell'anno.
Anche la marca, in questo contesto, perde il suo potere di fascinazione. Per il
51% dei ragazzi, con punte che sfiorano il 60%, non è fondamentale scegliere marchi e modelli famosi. Molto più importante affidarsi a device che siano
recensiti bene.
Va da sé che l'informazione risulti essenziale nella scelta di uno smartphone. Alla domanda "
a cosa ti affidi per scegliere un nuovo telefonino?", al primo posto, con il 21% delle risposte, si piazzano le
recensioni e i test pubblicati su siti e blog specializzati, ritenute attendibili e autorevoli. Al secondo posto, invece, si fermano le proprie competenze e sensazioni (20%), mentre al terzo resistono
le capacità degli addetti vendita di saper informare il consumatore (15%). Quest'ultimo dato, nella ricerca di Skuola.net e Wiko, assume un particolare valore quando si va
ad analizzare proprio il canale di acquisto. Nonostante infatti la Gen Z sia composta da giovani digitali,
oltre il 50% degli intervistati compra lo smartphone nelle grandi catene o nei negozi di elettronica medio-piccoli. I siti di e-commerce, comunque in crescita, si fermano al 18%.
Ma quali caratteristiche tecnologiche richiedono i giovani da uno smartphone? Calcolando che la Gen Z si scambia abitualmente foto e video, salva meme e gif, è normale che ci sia una forte richiesta di ampie capacità di archiviazione. Tra le varie feature, dunque,
una memoria ampia ed espandibile rappresenta l'esigenza principale valutata al momento dell'acquisto:
è così per il 34% degli studenti. Segue la presenza di una
fotocamera performante (32% degli intervistati) - utile soprattutto per confezionare scatti e video da caricare sui social - e la necessità di un
hardware adatto a supportare videogames e tante App aperte simultaneamente (14%).
Il settore usato/ricondizionato invece, tarda ad esplodere. Sebbene ci sia una certa attenzione e sensibilità al prezzo (
il 60% del campione possiede un telefono che non supera i 400€), la scelta di acquistare un telefono usato o ricondizionato convince solo il 14% degli intervistati.
Più probabile che i giovani, soprattutto nella fascia 10-13 anni, ricevano un telefono precedentemente utilizzato da altri membri della famiglia (10% dei casi).
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