Continua il problema
Galaxy Note 7 per Samsung: non è novità che
un'anomalia nel funzionamento del dispositivo ne causasse l’esplosione per surriscaldamento, situazione talmente pericolosa da indurre le compagnie aeree a
vietare i passeggeri di portarne a bordo un esemplare di prima generazione. Divieto che non è però bastato, dal momento che ieri, 5 ottobre, un aereo della
Southwest Airlines, negli Stati Uniti, è stato evacuato a causa di un
Note di ultima generazione.
Brian Green, il proprietario del dispositivo, ha notato del fumo proveniente dallo smartphone, precedentemente spento, e l’ha gettato per terra: la temperatura è stata tale da bruciare la moquette che ricopre la pavimentazione dell’aereo.
Fortunatamente l’inconveniente è avvenuto in fase di rollaggio, prima della partenza, e il velivolo è stato evacuato senza alcun problema.
Il sito "
The Verge" ha controllato se il codice del Note 7 in questione fosse inserito nella lista dei dispositivi da riconsegnare, ma lo smartphone - stando al database dei coreani - non sarebbe risultato tra quelli pericolosi.
Immediata la replica del colosso coreano su quanto accaduto, pur non potendo però fornire spiegazioni dettagliate: “Finché non saremo in grado di vedere il device, non possiamo confermare che l’incidente coinvolga un nuovo Note 7. Stiamo lavorando con le autorità e con la Southwest per recuperarlo e capire la causa. Una volta esaminato, avremo più informazioni da dare”.
Quel che è certo è che
Samsung non potrà dormire sonni tranquilli, essendosi ripresentato un (grave) problema che sembrava essere stato debellato.
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