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Facebook, nuovi strumenti contro il “revenge porn”

Facebook mette a disposizione dei suoi iscritti nuovi strumenti per contrastare il fenomeno del “revenge porn".

Autore: redazione social media

Pubblicato il: 06/04/2017

Facebook ha messo a disposizione dei suoi iscritti nuovi strumenti per contrastare il fenomeno del “revenge porn”, cioè la pubblicazione di immagini intime e private senza il permesso della persona coinvolta.
Tali strumenti consentono di segnalare più facilmente le immagini di questo tipo e di impedire che siano pubblicate nuovamente sul social network, attraverso un sistema automatico di confronto e identificazione delle fotografie.
Ciò dovrebbe contribuire a ridurre la diffusione online di immagini private allo scopo di umiliare una persona  per i più disparati motivi.
Nello specifico, il fenomeno colpisce per la maggior parte donne spesso in seguito alla fine di una relazione. In base ad un’indagine condotta negli Stati Uniti ciò causa in quasi il 93 % delle vittime uno stress emotivo molto forte.  L’82 % delle persone colpite ha confessato di avere avuto difficoltà nella vita sociale, sul lavoro o in altre aree importanti della propria vita.
Facebook invita chiunque noti immagini intime che sembrano pubblicate senza il consenso di una delle persone coinvolte, a utilizzare l’opzione “Segnala foto”, mediante il menu che compare cliccando sulla freccia in alto a destra nel post.
La foto viene valutata dal gruppo di controllo dei contenuti e rimossa dal social network  nel caso in cui siano state effettivamente violate le regole.  
In molti casi, la rimozione comporta anche la disattivazione dell’account che ha pubblicato l’immagine senza permesso, decisione che può essere contestata dal proprietario del profilo se pensa che sia stata assunta per errore.
La foto rimossa viene inoltre analizzata dai sistemi di riconoscimento delle immagini di Facebook: nel caso di un nuovo tentativo di pubblicazione, il sistema rileva la presenza della medesima immagine e impedisce di pubblicarla.
Il divieto vale anche sulle altre applicazioni gestite da Facebook come Messenger e Instagram. Questa soluzione dovrebbe contribuire a ridurre sensibilmente la circolazione di immagini intime che vengono diffuse senza consenso sui social network.
La nuova funzione sarà messa progressivamente a disposizione di tutti gli iscritti al social network nelle prossime settimane.

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