"Le
modifiche contrattuali che gli operatori di
telefonia mobile applicano agli utenti senza una adeguata informazione preventiva danneggiano il consumatore che il più delle volte rinuncia a ricorrere agli strumenti di giustizia ordinaria dal momento che i costi sarebbero maggiori del risarcimento. Pertanto, il
Consiglio Nazionale dei Consumatori e Utenti segnalerà la questione all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sollecitandola ad intervenire sulla normativa che regola il cosiddetto ‘tacito assenso’".
È quanto deciso dalle 20 Associazioni dei Consumatori che compongono il Cncu, nel corso dell’assemblea ordinaria riunita nel Parlamentino del Ministero dello Sviluppo economico. Più in particolare, infatti,
per tutelare i consumatori dall’attivazione di servizi non richiesti e di cui comunque generalmente l’utente non è consapevole, il Cncu provvederà alla richiesta di un confronto con il tavolo delle associazioni dei consumatori presenti presso l’Agcom con l’obiettivo di sollecitare un approfondimento delle norme (delibera 519/15/Cons) con cui la stessa Autorità ha a suo tempo regolato la materia dei contratti relativi alla fornitura di servizi di comunicazione elettronica.
Al contempo, le associazioni dei consumatori che fanno parte del Cncu proporranno una modifica del Codice delle Comunicazioni
relativamente al ‘tacito assenso’, al fine di rafforzare ulteriormente le garanzie per gli utenti, così come previsto dal Codice delle Comunicazioni elettroniche europeo (direttiva 2018/1972 art.102 e ss) che a breve entrerà in vigore anche in Italia.
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