Vectorious ha annunciato la sperimentazione clinica internazionale di V-LAP, il primo microcomputer wireless per il monitoraggio cardiaco al mondo. La sperimentazione è stata avviata anche in Italia su persone affette da insufficienza cardiaca.
A effettuare nel nostro Paese l’impianto del dispositivo su un paziente ultrasettantenne con scompenso cardiaco è stata l’équipe del professor
Filippo Crea, direttore del Polo di Scienze cardiovascolari e toraciche del Policlinico Gemelli IRCCS di Roma.
L’innovativa tecnologia potrà aiutare a migliorare significativamente la qualità della vita di coloro che soffrono di insufficienza cardiaca e contribuire a ridurre il numero delle ospedalizzazioni. “
Se il trial darà risultati positivi – ha spiegato il professor Crea –,
si tratta di un potenziale balzo in avanti nell’ambito della telemedicina e della medicina personalizzata”. Il dispositivo viene inserito nel setto interatriale (che separa le due camere chiamate atri) e consente di raccogliere e fornire con la massima rapidità dati molto accurati h24. Il sensore non è alimentato da batterie e può funzionare per l’intera vita del paziente. Si carica in remoto dall’esterno e trasmette in modo totalmente wireless le informazioni sull’attività cardiaca del paziente direttamente ai medici e all’ospedale, dove i tracciati saranno analizzati dai cardiologi.
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Crediamo che il sistema di monitoraggio V-LAP possa rivoluzionare l’approccio al trattamento dell’insufficienza cardiaca e migliorare la condizione dei pazienti, aiutandoli ad affrontare i problemi legati all’insorgere dello scompenso. È a loro che abbiamo pensato sviluppando V-LAP” ha spiegato
Oren Goldshtien,
CEO di Vectorious. L’intervento mininvasivo necessario per impiantare il dispositivo è a basso rischio e richiede al massimo un’ora.
I dati forniti dal dispositivo vengono analizzati grazie all’uso di tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning che permettono di intervenire in una fase precoce, rilevare eventi critici e aiutare i pazienti a raggiungere uno stato soddisfacente di equilibrio e sicurezza.Lo scompenso cardiaco (quando il cuore non è più efficiente nel pompare il sangue) è l’esito di tutte le malattie cardiache non intercettate, dall’infarto alle cardiopatie congenite. Si stima che dopo i 65 anni una persona su 10 abbia una qualche forma di scompenso cardiaco. Abitualmente il paziente viene monitorato con visite periodiche, ma può accadere tra un controllo e l’altro che l’attività cardiaca si alteri improvvisamente portando al ricovero.
L’impianto del microchip permette un monitoraggio h24 dell’attività cardiaca, scongiurando il rischio di emergenze. I cardiologi che monitorano i dati inviati dal paziente, infatti, possono modificare le sue terapie al bisogno e in tempo reale.“
V-LAP è il primo microcomputer wireless per il monitoraggio cardiaco al mondo – ha concluso il professor Crea – e apre una nuova finestra di opportunità nella gestione dei pazienti scompensati; dovremo ovviamente prima dimostrarne l’efficacia e la sicurezza a lungo termine”.
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