In occasione del
World Backup Day, la giornata mondiale dedicata all’informazione sul mondo del backup,
Aruba ha rilasciato una serie di utili consigli per mettere in sicurezza i propri dati.
I dati rilasciati dal
“Global Data Protection Index” dello scorso anno realizzato da Vanson Bourne per Dell Emc parlano chiaro: nel 2018 un’azienda italiana su cinque ha perso in modo irrecuperabile una parte dei propri dati. Per questo è essenziale disporre sempre di un backup.
Certamente, esistono diverse tipologie di backup:
- è possibile copiare i propri dati su un supporto fisico come un hardware esterno o una chiavetta USB;
- si possono copiare i dati su un servizio di rete locale tramite un FTP privato o un secondo computer in rete;
- si può utilizzare un servizio di backup online, in cloud, che conservi i dati su server fisici all’interno di data center certificati.
Partendo dal presupposto che è buona prassi fare il backup dei propri dati, file e documenti, bisogna ricordare che ogni soluzione offre un differente livello di tutela e sicurezza.
- Supporti fisici. Nel caso dei supporti fisici, ad esempio, possono essere soggetti a malfunzionamenti e rotture oltre che a furti; non solo, è molto frequente che i supporti di backup siano conservati per distrazione nello stesso luogo in cui si tiene il proprio portatile, motivo per cui – in caso di furto ad esempio – diventa inutile l’intera operazione di backup.
- Backup FTP. Nel caso di un sistema FTP privato o di un secondo dispositivo presente in rete i rischi restano simili, per quanto questo genere di soluzione riduca al minimo la possibilità di perdere i dati per cause di forza maggiore.
- Cloud Backup. In epoca di GDPR, compliance normativa e di una sempre maggiore attenzione per la privacy e la protezione del dato, diventa cruciale poter contare su un sistema di salvataggio dei dati flessibile e integrato. Con questa soluzione i file vengono criptati e sincronizzati in tempo reale sui server del data center che ospita il servizio, rendendo il backup pienamente sicuro: i dati vengono infatti ospitati su cloud server protetti da sistemi di disaster recovery, quindi ridondati su siti secondari, in grado di far fronte a qualsiasi evento dannoso.
“In un mondo in cui i supporti hardware cedono il passo alla virtualizzazione, è sempre più necessario affidarsi a soluzioni che si dimostrino sicure, certificate e in grado di proteggere i nostri dati. – ha commentato Gabriele Sposato, Direttore Marketing di Aruba -
Sarà sempre possibile sostituire un hardware o un dispositivo che ha subito danni, ma è essenziale che non vengano persi i dati contenuti al suo interno. Motivo per cui, l’attuale tendenza per garantire la sicurezza dei dati, personali o di lavoro che siano, è quella in primis di privilegiarne l’esternalizzazione su piattaforme cloud e comunque affidarsi ad un sistema efficace e testato di backup.”
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.