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Kaspersky: raddoppiate le minacce per mobile diffuse attraverso contenuti per adulti

I contenuti per adulti, così come altri contenuti di intrattenimento, rappresentano uno dei modi più utilizzati dai criminali informatici per infettare i dispositivi.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 15/06/2020

Il lockdown ha influito su diversi aspetti della vita quotidiana delle persone. Il motto dei primi mesi del 2020, "Stay at home - stay safe", ha influito anche sull’aumento dei visitatori alle piattaforme dedicate ai contenuti per adulti rendendo il tema legato alla sicurezza informatica in questo settore più importante che mai. Infatti, secondo quanto emerso dall’indagine sulle minacce informatiche del 2019, condotta dai ricercatori di Kaspersky, nel 2019 è raddoppiato il numero di utenti di dispositivi mobili presi di mira attraverso contenuti per adulti, raggiungendo 42.973 utenti rispetto ai 19.699 presi di mira nel 2018.
A causa della delicatezza del tema e del ragionevole desiderio degli utenti di mantenere privata la loro esperienza di navigazione, i contenuti per adulti risultano particolarmente interessanti per i criminali informatici. Da diversi anni esistono metodi e schemi utilizzati dai criminali per colpire questo particolare “settore”: il phishing, lo spam e persino vari ransomware. Nonostante ciò i criminali informatici non si sono limitati a questo e lavorano costantemente per ampliare i vettori di attacco e per perfezionare i metodi utilizzati.
Per raccogliere maggiori informazioni circa le minacce per mobile legate a contenuti illeciti, Kaspersky ha controllato tutti i file “camuffati” da video porno o in pacchetti di installazione di contenuti per adulti per Android e verificato la presenza in questo database dei 200 tag porno più noti. L’analisi ha dato risultati positivi per 105 tag nel 2018 e per 99 tag nel 2019, dimostrando che non tutti i contenuti per adulti sono stati utilizzati dai criminali informatici per prendere di mira le loro vittime. Da un'ulteriore analisi è emerso che i contenuti che possono essere classificati come violenti non sono quasi mai stati utilizzati per diffondere malware.
Gli Adware, utilizzati per mostrare e reindirizzare gli utenti verso pagine pubblicitarie indesiderate, rimane la minaccia mobile più rilevante sia per la varietà che per il numero di utenti attaccati. Nel 2019, tra le prime dieci minacce legate ai contenuti per adulti rivolte agli utenti dei dispositivi mobile, sette appartenevano a questo tipo di minacce.   
La maggior parte degli utenti è stata presa di mira da un’applicazione di advertisement rilevata come AdWare.AndroidOS.Agent.f, che, nel 2019, ha colpito il 35,18% degli utenti di dispositivi mobile. Questo tipo di minaccia viene tipicamente distribuito attraverso vari programmi di affiliazione, che hanno lo scopo di guadagnare denaro per ogni installazione o attraverso il download di applicazioni dannose da parte della vittima.
"Così come gli utenti stanno optando sempre più per i dispositivi mobile, anche i criminali informatici si dimostrano più interessati a questi device. Infatti, la distribuzione di malware per PC risulta in netto calo rispetto a quella per dispositivi mobile che, invece, sta crescendo. Anche se non abbiamo osservato particolari cambiamenti nelle tecniche utilizzate dai criminali informatici, le statistiche dimostrano che i contenuti per adulti sono una fonte costante di minacce. Gli utenti dovrebbero prestare particolare attenzione e adottare misure di sicurezza per proteggere l'accesso ai dati personali archiviati sui propri dispositivi" – ha commentato Dmitry Galov, security researcher di Kaspersky. "Non si può ignorare il modo in cui questi attacchi abusano anche della privacy degli utenti con fughe di dati e informazioni personali o private che vengono vendute sul mercato nero a prezzi molto bassi. I criminali informatici sono in grado di sovrapporre vari database di utenti che hanno subito fughe di dati e prendere decisioni più informate sugli attacchi, rendendoli mirati piuttosto che casuali, in definitiva più efficaci. Gli utenti devono stare più attenti che mai e applicare misure di sicurezza avanzate oltre che informarsi su come gestire i propri dati in rete e su come valutare i rischi che la loro esposizione comporta".

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