Nel mondo le aziende tecnologiche godono della piena fiducia dell’83% dei propri collaboratori, un dato superiore di 6 punti rispetto alla media globale relativa ai datori di lavoro e in crescita di un punto rispetto allo scorso anno. Il tech si colloca così al primo posto assoluto tra i 15 settori analizzati dall’
Edelman Trust Barometer, la più importante indagine globale
sul tema della fiducia realizzata dall’agenzia di comunicazione Edelman in 28 paesi su di un campione di 33.000 persone, diviso tra élite (la parte più informata e con maggior tenore di vita) e il resto della popolazione.
La ricerca, giunta quest’anno alla 21esima edizione, analizza la fiducia verso aziende, media, Governo e associazioni non governative e, nell’ambito dell’analisi sul business, opera uno spaccato su diversi settori e tra questi quello legato alle aziende tecnologiche.
Con
il 69% di italiani fiduciosi, il settore tecnologico nonostante la leggera flessione di un punto rispetto al 2020 (risultato comunque migliore rispetto a quello medio globale in calo di 6) è davanti a tutti i 15 settori analizzati, seguito da salute e alimentare. L’Italia è inoltre seconda tra i paesi europei inclusi nel Trust Barometer e davanti a realtà nazionali molto avanzate dal punto di vista tecnologico quali Germania, Francia, Stati Uniti, Giappone.
Nonostante il primato mantenuto anche nell’edizione 2021, l’Edelman Trust Barometer rileva da anni un trend decrescente in termini di fiducia verso il settore tecnologico che in Italia, dal 2012 ad oggi,
ha perso 10 punti, un calo allineato alla media globale rilevata nello stesso periodo (-9 punti). Un’evidenza collegata ai timori verso un’evoluzione troppo rapida della tecnologia. Nell’edizione 2020 della ricerca, infatti, il 67% degli italiani era di questo avviso, un dato superiore al 61% su scala globale.
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