Quando le parole non bastano o mancano, a volte c’è bisogno di un piccolo aiuto iconografico, quello appunto fornito dagli
emoji, per esprimersi al meglio e aggiungere un’estensione di concretezza e prossimità alle proprie comunicazioni.
Domani, sabato 17 luglio, ricorre l’Emoji Day, e
Samsung ha commissionato alla società di ricerca online Human Highway un’indagine dedicata alle preferenze e le abitudini degli italiani proprio nell’utilizzo degli emoji.
Il dato di fondo dell’indagine è che i
simpatici simboletti colorati, quelli che agli albori dell’era internettiana erano indicati come Emoticons, sono ormai diventati parte fondamentale della comunicazione tra social network e messaggistica istantanea, tanto che
due intervistati su tre hanno dichiarato di utilizzarli spesso o sempre.
Secondo la ricerca, gli emoji risultano essere utilizzati principalmente per cercare di
esprimere al meglio le proprie emozioni (secondo il 55,8% degli intervistati), connotando così in maniera più efficace ogni messaggio. Gli emoji risultano altrettanto indispensabili
per chiarire il tono del messaggio (34,2%), evitando spiacevoli fraintendimenti, così come per
rafforzare il testo scritto (38%). Ma chi sono i
maggiori utilizzatori di emoji? Secondo il campione analizzato, che comprende 996 rispondenti eterogenei per età e genere, le persone che utilizzano con maggiore frequenza gli emoji sono le
donne di età compresa tra i 35 e i 44 anni, abitanti nel Nord-Est e nel Sud Italia. Sono dunque loro a guidare le classifiche di utilizzo, e da un confronto con i rispondenti uomini risulta evidente come le donne prediligano
emoji più connessi ai sentimenti, come il bacio
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