Samsung Electronics Italia celebra oggi 30 anni della società in Italia e conferma il suo impegno alla guida dell’innovazione digitale del Paese, per generare valore sul territorio e sostenere la crescita e lo sviluppo sociale. In questa importante occasione, Samsung ha rilasciato
i dati di una ricerca condotta in collaborazione con il
Politecnico di Milano, che delinea le macro-tendenze e gli scenari digitali del futuro connessi alle aspettative degli italiani nei confronti delle aziende tecnologiche e delle loro future innovazioni.
Sviluppo sostenibile,
miglioramento della qualità della vita (“Better living for longer”) e
remotizzazione sono i macro-trend emersi dalla ricerca.
SVILUPPO SOSTENIBILE
Gli Italiani riconoscono un ruolo crescente e centrale delle nuove tecnologie per affrontare le sfide dei nostri tempi e garantire un futuro migliore e ritengono necessario che le aziende tecnologiche si focalizzino sulla sostenibilità, seguita dalla formazione e dall’accesso alla tecnologia per un’innovazione alla portata di tutti. Il
62% del campione considera che il digitale possa
contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale, il
49% lo reputa
motore di progresso sociale e il
47% strumento per la
riduzione delle disuguaglianze e la promozione di una
società più inclusiva ed equa.
La
Smart Home è il luogo da dove partire per ridurre il proprio impatto sull’ambiente: il
54% degli intervistati associa infatti la casa intelligente alla possibilità di
controllare e ridurre i consumi, il
37% ritiene che, grazie a una casa connessa, sia possibile rendere la propria
vita domestica più sostenibile.Ma la sostenibilità è anche tra le caratteristiche ritenute più rilevanti per una
città intelligente; per il
48% degli intervistati, infatti, la Smart City deve rispecchiare l’idea di un luogo sostenibile nel pieno rispetto del pianeta e delle esigenze del singolo.
Strettamente collegato al progresso sociale è il miglioramento che il settore dell’
istruzione può trarre dalle nuove tecnologie, che hanno la capacità di
rivoluzionare la didattica attuale e di farla progredire verso un approccio più ibrido. L’
87% degli intervistati è fiducioso che la tecnologia impatterà positivamente la
qualità dell’istruzione. Inoltre gli italiani auspicano un cambiamento radicale negli scenari didattici futuri:ad esempio il
30% del campione immagina una didattica dove la realtà aumentata consentirà di seguire
lezioni in aula o da remoto completamente
immersive e
interattive. Un terzo degli intervistati è inoltre convinto che il digitale avrà sempre più una funzione di
motore dell’occupazione, se supportato da una maggiore diffusione delle competenze adeguate e dallo studio delle
STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), indispensabili per poter sfruttare appieno i benefici delle nuove tecnologie.
BETTER LIVING FOR LONGER
Lo studio mette in luce come le nuove tecnologie siano sempre più associate al
miglioramento delle aspettative di vita attraverso strumenti per monitorare il benessere fisico e la salute e le tecnologie per la sicurezza personale.Tra i possibili scenari derivanti da una sempre più pervasiva connettività, la diffusione di
dispositivi per la salute risulta essere infatti il più interessante per il
58% degli italiani, mentre la
sicurezza è una delle principali caratteristiche cercate dagli intervistati nella casa del futuro. Lo afferma il
46% del campione. Non è tutto. La sicurezza si conferma fra le tematiche più sentite dagli italiani anche nel contesto cittadino: in una
smart city, la presenza di tecnologie per il monitoraggio di situazioni di pericolo e di telecamere intelligenti per il rilevamento di situazioni pericolose sono ritenute interessanti da rispettivamente l’81% e il 76% degli intervistati.
REMOTIZZAZIONE
L’emergenza sanitaria, che ci ha colpito ormai quasi due anni fa, ha completamente rivoluzionato il nostro modo di vivere e lavorare, consolidando ulteriormente il trend della
remotizzazione, ovvero lo svolgimento di operazioni e attività a distanza. Se prima questa tendenza riguardava prevalentemente il mondo dell’impresa con, per esempio, prime sperimentazioni di robotica e AR in ambito automazione e l’introduzione di alcune forme di smart working, ora il concetto si è esteso a qualunque ambito della nostra vita, grazie anche a una migliore connettività che consente una maggiore diffusione di servizi smart sia nelle case sia in città.
Parlando di
5G per esempio,
smart city e dispositivi per il monitoraggio dello stato di salute sono gli scenari più interessanti che possono essere accelerati dalla diffusione di questo nuovo standard, secondo rispettivamente il
63% e il 58% degli italiani.
Il 37% degli intervistati associa i benefici del 5G allo smart working, il 32% alla realizzazione effettiva di una smart home. Remotizzazione è un concetto che sempre più spesso ora è associato alla casa intelligente: secondo
il 34% degli Italiani smart home significa poter aver il controllo della propria abitazione da qualsiasi luogo.
L’abitazione è tornata a essere centrale, luogo per lo svolgimento della vita privata, luogo di lavoro ma anche punto dove si effettuano acquisti, luogo per lo studio, l’intrattenimento e l’informazione. Inoltre, nella percezione dei più, pari al 65% del campione, la tecnologia attuale è già in grado o lo sarà entro i prossimi 5 anni di rendere un’abitazione totalmente autonoma e domotica.
In questo scenario, diventa
cruciale il ruolo delle aziende tech nel farsi promotrici del cambiamento e accompagnare le persone verso il futuro.
La ricerca evidenzia le aspettative degli italiani in questo senso: per migliorare la qualità della vita e il nostro futuro viene ritenuto necessario che le aziende tecnologiche mettano al centro della propria strategia la sostenibilità, la formazione e una maggiore accessibilità della tecnologia affinché sia davvero alla portata di tutti, rispettivamente dal 54%, 27% e 19% deli intervistati.
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