I siti web dei media e i siti a tema shopping e salute hanno il maggior numero di tracker, i quali possono raccogliere e monetizzare i dati degli italiani.
Autore: Redazione BitCity
Pubblicato il: 08/11/2022
L’ultima ricerca condotta dalla società di sicurezza informatica NordVPN mostra che i siti web italiani hanno in media 16 tracker. I siti dei media e i siti a tema shopping e salute sono quelli con il maggior numero di tracker che seguono gli utenti.
La maggior parte dei tracker rilevati erano di proprietà di terzi. Circa il 30% dei tracker di terzi apparteneva a Google, l’11% a Facebook e il 7% ad Adobe. Queste società utilizzano i dati raccolti per scopi di marketing.
“Di norma, i tracker vengono inseriti nel codice dei siti web e sono difficili da rilevare per un utente normale. Le informazioni raccolte dai tracker possono includere l’indirizzo IP e la posizione, la cronologia di navigazione, i click di un utente su un sito web, quali articoli gli utenti hanno visto e per quanto tempo, nonché i dati relativi al browser e al dispositivo utilizzati”, afferma Daniel Markuson, esperto di privacy digitale presso NordVPN.
I ricercatori hanno esaminato i 100 siti web più popolari in 20 Paesi del mondo. Utilizzando tre diversi tracker blocker, sono riusciti a vedere quanti tracker (ad esempio in forma di cookie o pixel di tracciamento) quei siti web utilizzano per acquisire maggiori informazioni sui loro utenti.
Perché i tracker sono pericolosi per gli italiani?
I tracker possono aiutare gli amministratori del sito web a migliorare l’esperienza degli utenti dopo aver analizzato il modo in cui i visitatori interagiscono con il sito stesso.
Tuttavia, queste informazioni contribuiscono a creare un profilo utente venduto a terze parti (come Google, Facebook e Adobe sopra menzionati). Queste società utilizzano il profilo per offrire annunci pubblicitari più mirati e invadenti che seguono gli utenti da un sito web all’altro.
Lo scenario peggiore si verifica nel caso in cui a mettere le mani sui dati siano dei criminali informatici. Questi potrebbero elaborare un portfolio dettagliato su un utente e utilizzarlo a sue spese in un attacco di phishing, creando un messaggio altamente personalizzato e credibile.
Come evitare il tracciamento
Di seguito, Daniel Markuson elenca una serie di accorgimenti che gli utenti possono mettere in pratica per essere meno tracciabili online: