Il nuovo studio di Visa focalizzato su small e micro merchant mostra come le PMI intervistate identifichino nei pagamenti digitali una leva per la gestione e sviluppo del business in un momento di potenziale incertezza economica.
Autore: Redazione BitCity
Pubblicato il: 15/11/2022
Aumento dei volumi (26%), velocità di accredito (24%), protezione dalle frodi e risarcimento in caso di truffa o rapina (21%), maggior facilità nell’accettare pagamenti da turisti stranieri (21%), questi i principali vantaggi che gli esercenti rilevano nei pagamenti digitali. La grande maggioranza degli intervistati (89%) si attende una prevalenza di pagamenti digitali in-store nell’arco di 3-4 anni.
È quanto emerge dall’Osservatorio Visa 2022, realizzato insieme a Ipsos su un campione composto da 400 tra micro e piccoli esercenti in Italia, per comprendere percezione e aspettative rispetto a pagamenti e nuovi trend di acquisto digitali.
“Siamo di fronte ad un chiaro cambio di passo. Dopo aver scoperto nel digitale una chiave per riemergere dal momento più duro dei lockdown, esercenti e piccole imprese ne hanno sperimentato i benefici. Ed oggi sono consapevoli che il digitale rappresenta un ampliamento delle potenzialità di business e che i pagamenti digitali sono un’opportunità per aumentare i volumi di vendita, non perdere occasioni con i turisti stranieri ed avere maggior protezione contro frodi e rischi”, commenta Stefano M. Stoppani, Country Manager Visa Italia.
Gli utenti non si affidano più esclusivamente alle carte per i pagamenti elettronici: smartphone e wearable sono sempre più utilizzati, il 66% degli esercenti rileva un sostanziale aumento nell’uso di questi device da parte della propria clientela, connesso a un contestuale incremento delle soluzioni contactless anche per i pagamenti con carta.
Il trend trova conferma nelle dichiarazioni raccolte presso la popolazione, con il 68% degli italiani intervistati che dichiara di aver utilizzato più spesso negli ultimi anni la carta in modalità contactless per pagare i propri acquisti.
Tra le soluzioni tecnologiche che secondo le PMI intervistate potrebbero ulteriormente facilitare la diffusione dei pagamenti digitali migliorando l’esperienza del cliente, le soluzioni cosiddette Tap To Phone risultano di particolare attrattiva per la maggioranza degli intervistati: il 73% dei non user si dichiara interessato nel prossimo futuro ad adottarlo, ricevendo così i pagamenti direttamente tramite il proprio smartphone.
I limiti all’accettazione dei pagamenti digitali per gli esercenti intervistati sono costituiti principalmente da complessità di carattere tecnologico (60%), con varie accezioni, da possibili problemi tecnici ai POS alla scarsa familiarità con questi strumenti, seguito dai costi (36%). La barriera tecnologica si incrocia con gli oneri di formazione del personale o il doversi relazionare con molteplici soggetti dell’ecosistema di pagamenti (20%).
Anche sul fronte dell’e-commerce c’è una forte aspettativa che i pagamenti digitali possano sostenere un aumento delle vendite online, soprattutto per le transazioni con carta (59%) e tramite app di pagamento (citate dal 56%).
Considerando l’impennata di utenti di e-commerce anche tra segmenti della popolazione meno avvezzi ai pagamenti digitali, un tema importante resta la sicurezza: 4 commercianti su 10 dichiarano che le maggiori preoccupazioni per i clienti sono la sicurezza del sito, il processo di pagamento, anche tramite richiesta di assistenza, oppure l’abbandono del carrello in fase di inserimento dei dati.