▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...
Homepage > Notizia

Sondaggio Kaspersky: e-sport, il 62% dei professionisti si rifiuta di imbrogliare per vincere

Un nuovo sondaggio, condotto da Kaspersky, esplora il comportamento dei videogiocatori e il loro atteggiamento nei confronti del gaming.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 21/11/2022

Secondo vari sondaggi, imbrogliare non è insolito nel mondo dei videogiochi. Infatti, il recente studio commissionato da Omdia Cheating, hacking, piracy and e-sport: critical steps needed to protect the industry ha evidenziato che secondo l’81% degli intervistati il cheating o l’hacking negli e-sport sia una preoccupazione “importante” o “moderata”.

I dati di Kaspersky hanno rivelato che la maggior parte della community di gamer professionisti è a favore del fair play. In particolare, il 62% dei professionisti degli e-sport in Europa non riconosce i raggiri come un metodo per vincere. Inoltre, il 78% dei gamer professionisti dichiara di arrabbiarsi molto quando altri giocatori barano in modo evidente.

I professionisti degli e-sport ritengono che l’uso di imbrogli e scappatoie screditi le qualità e i risultati di gioco: infatti, il 72% ritiene che queste modalità dimostrino che le abilità di un giocatore non sono sufficienti per vincere in modo equo.

Inoltre, la gaming community ritiene che il settore debba impegnarsi maggiormente per fermare i truffatori: secondo l’88% dei professionisti degli e-sport i produttori di giochi devono intervenire per impedire ai gamer di usare i trucchi nei loro giochi.

I cheat possono influire negativamente sulle prestazioni dei computer dei gamer o causare perdite di dati e di risorse di gioco. Questi casi possono verificarsi perché spesso contengono file e programmi dannosi. Inoltre, barare crea problemi di fiducia tra i giocatori, i produttori di giochi e le piattaforme. I gamer non sono contenti quando qualcuno gode di benefici illeciti e si aspettano che i produttori di giochi e le piattaforme creino le condizioni per un utilizzo corretto”, ha commentato Marina Titova, Vice-President, Consumer Product Marketing di Kaspersky.

Nel report, Kaspersky ha definito le seguenti categorie di giocatori:

  • eSports Pro: considerano le prestazioni di gioco estremamente importanti; hanno preso parte a tornei almeno una volta negli ultimi due anni; stanno accumulando un reddito con il gioco o valutano di guadagnarci qualcosa.
  • eSports Amateur: hanno partecipato a tornei almeno una volta negli ultimi due anni e amano prendere parte a tornei e competizioni; NON cercano opportunità di guadagno dal gioco
  • Hardcore Gamer: giocano almeno 20 ore a settimana
  • Gadget Gamer: investono una somma di denaro elevata o molto elevata per migliorare le proprie prestazioni di gioco (hardware / allenamento / alimentazione, ecc.).
  • Gaming Influencer: trasmettono in streaming almeno una volta al mese; hanno un minimo di 1.000 follower
  • Top Gaming Influencer: trasmettono in streaming almeno una volta alla settimana e hanno almeno 10.000 follower.


Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di BitCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Tag:

Notizie che potrebbero interessarti: