Le vulnerabilità dei driver possono essere sfruttate per una vasta gamma di attacchi, tra cui ransomware e Advanced Persistent Threats (APT).
Autore: Redazione BitCity
Pubblicato il: 27/08/2024
Secondo gli esperti di Kaspersky, gli aggressori stanno prendendo sempre più di mira Windows sfruttando driver vulnerabili. Nel secondo trimestre del 2024, il numero di attacchi basati su questa tecnica è aumentato di quasi il 23% rispetto al primo trimestre.
Questi attacchi, noti come BYOVD (Bring Your Own Vulnerable Driver), consentono agli attori delle minacce di provare a disabilitare le soluzioni di sicurezza su un sistema e di ottenere privilegi elevati, consentendo loro di compiere attività dannose, come l’installazione di ransomware o la costruzione di un sistema di spionaggio o sabotaggio, in particolare se dietro l’attacco c’è un gruppo di Advanced Persistent Threat (APT).
Kaspersky ha rilevato che questa tecnica di attacco ha subito un’accelerazione nel 2023 e continua a guadagnare slancio, con un potenziale impatto sia sugli utenti singoli che sulle organizzazioni. Nel secondo trimestre del 2024, il numero dei sistemi attaccati con la tecnica BYOVD è aumentato di quasi il 23% rispetto al trimestre precedente.
“Anche se i driver sono legittimi, possono contenere vulnerabilità sfruttabili per scopi dannosi. Gli aggressori utilizzano vari strumenti e metodi per installare un driver vulnerabile sul sistema. Una volta caricato dal sistema operativo, il driver può essere sfruttato per aggirare le protezioni di sicurezza del kernel del sistema operativo” ha spiegato Vladimir Kuskov, Head of Anti-Malware Research di Kaspersky.
Un aspetto preoccupante di questa tendenza è la crescente disponibilità online di strumenti che sfruttano driver vulnerabili. Sebbene nel 2024 esistano relativamente pochi strumenti di questo tipo (dal 2021 sono stati pubblicati solo 24 progetti), l’anno scorso gli esperti di Kaspersky hanno osservato un aumento del numero di strumenti pubblicati online.
“Anche se nulla impedisce agli attori delle minacce di sviluppare i propri strumenti, quelli disponibili pubblicamente eliminano la necessità di competenze specifiche necessarie per ricercare e sfruttare driver vulnerabili. Solo nel 2023 abbiamo identificato circa 16 nuovi strumenti di questo tipo, segnando un aumento significativo rispetto agli appena uno o due osservati negli anni precedenti. Dato questo aumento, è altamente consigliabile implementare solide misure di protezione per qualsiasi sistema”, ha aggiunto Vladimir Kuskov.